OpenAI ha recentemente annunciato una significativa revisione della sua strategia di sviluppo, decidendo di non rilasciare il modello di ragionamento o3 come prodotto autonomo. Invece, le funzionalità di o3 saranno integrate nel prossimo GPT-5, con l’obiettivo di semplificare e unificare l’offerta di modelli di intelligenza artificiale.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha comunicato questa decisione tramite un post su X (precedentemente noto come Twitter), sottolineando la necessità di rendere l’intelligenza artificiale più accessibile e meno complessa per gli utenti. Ha riconosciuto che l’attuale gamma di modelli e prodotti può risultare complicata e ha espresso il desiderio di tornare a un’intelligenza unificata.
Prima del lancio di GPT-5, OpenAI prevede di rilasciare GPT-4.5, noto internamente come Orion, nelle prossime settimane. Questo modello rappresenterà l’ultimo della serie a non includere il “chain-of-thought”, ovvero la capacità di articolare un processo di ragionamento esplicito. Successivamente, GPT-5 integrerà diverse tecnologie sviluppate da OpenAI, inclusa o3, per offrire un sistema AI più coeso e versatile.
Questa mossa strategica riflette l’impegno di OpenAI nel semplificare l’esperienza dell’utente, eliminando la necessità di scegliere tra molteplici modelli e promuovendo un’intelligenza artificiale che “funzioni e basta”. L’integrazione di o3 in GPT-5 mira a fornire un sistema unificato capace di adattarsi a una vasta gamma di compiti e situazioni, rendendo l’IA più intuitiva e accessibile per tutti gli utenti.
M.B.
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