Il comitato di controllo, organismo indipendente creato da Facebook per rivedere le sue decisioni di moderazione più spinose, ha ribaltato le scelte prese dai moderatori del social network in quattro casi su cinque analizzati sinora.
Questo comitato, chiamato a decidere il possibile ritorno dell’ex Presidente USA Donald Trump sulle piattaforme social, agisce come una sorte di Corte Suprema che esamina le decisioni prese dai livelli inferiori ed emette un verdetto che lo stesso Ceo non può contestare.
Il consiglio è chiamato ad analizzare situazioni tra le più disparate, che coinvolgono post di incitamento all’odio e violenza, immagini di nudità o disinformazione in generale.
Ad esempio, il consiglio ha confermato la decisione di rimuovere un post indicato come incitamento all’odio.
“Un utente ha scritto che gli azeri ‘sono nomadi e non hanno una storia rispetto agli armeni’ e ha chiesto ‘la fine dell’aggressione e del vandalismo azerbaigiani’. Il post è stato pubblicato durante un conflitto armato tra Armenia e Azerbaigian”.
Un altro esempio, questa volta di modifica delle decisioni prese, riguarda la critica da parte di un utente francese verso il governo transalpino per aver rifiutato di consentire l’uso di idrossiclorochina per il trattamento del COVID-19. Il post descriveva il farmaco come “innocuo”.
Facebook rimosse il post rilevando una violazione della sua policy contro la disinformazione, ma il consiglio ha ribaltato la decisione, sostenendo che il messaggio in questione esprimeva un commento su un importante tema di dibattito politico e non rappresentava un consiglio medico personale.
Facebook ha già ripristinato i post in questione, ma in linea generale deve agire entro sette giorni dalla sentenza e recepire eventuali raccomandazioni che portino a una revisione delle norme entro 30 giorni.
Ovviamente il consiglio non potrà intervenire su tutte le azioni del social, Facebook conta 2,7 miliardi di utenti e 15.000 moderatori, ma entrerà nel merito di un ristretto numero di casi in modo da prendere decisioni che rappresentino delle linee guida per il team di moderazione.