Circa due settimane fa era arrivata l’approvazione definitiva della nuova legge contro la pirateria audiovisiva da parte del Senato. Ora anche l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato le modifiche al regolamento sul diritto d’autore online per attuare il blocco dello streaming entro 30 minuti. Lo scopo della nuova legge è ovviamente quello di contrastare lo streaming illegale degli eventi sportivi, ma si applica a tutti i tipi di contenuti.
Il provvedimento, sottolinea l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, si pone in linea con la legge 14 luglio 2023 numero 93, che prevede le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica”, e entrerà in vigore l’8 agosto, dando al Agcom il potere di intervenire, con le stesse modalità, per interrompere la diffusione pirata di tutti gli eventi trasmessi in diretta, anche non sportivi.
La legge prevede che, in seguito alla segnalazione del detentore dei diritti d’autore (ad esempio, DAZN o Sky), l’Autorità può ordinare agli ISP (ad esempio, TIM o Wind Tre) il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attività illecite. La disabilitazione dell’accesso ai contenuti pirata deve avvenire entro 30 minuti dall’inizio della trasmissione in diretta. In questo caso, Agcom può emanare le cosiddette ingiunzioni dinamiche, ovvero provvedimenti cautelari adottati con procedimento abbreviato senza contraddittorio, come previsto anche dalla raccomandazione della Commissione europea del 4 maggio 2023.
Oltre agli ISP, il provvedimento di disabilitazione viene notificato anche ai gestori dei motori di ricerca, che quindi devono eliminare dai risultati i siti che offrono i link per accedere allo streaming pirata, e alla European Union Internet Referral Unit dell’Europol.
In caso di mancato rispetto del provvedimento, Agcom potrà infiggere una sanzione compresa tra 10.000 euro e il 2% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notifica.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore, Agcom convocherà un tavolo tecnico con la partecipazione delle parti interessate per definire i requisiti di una piattaforma che permetterà di eseguire il blocco in modo automatico. La sua realizzazione deve avvenire entro i successivi sei mesi.
“Con questa modifica, in perfetta sincronia con le novità introdotte dal Parlamento – spiega Massimiliano Capitanio, commissario dell’Authority – Agcom si pone ancora una volta all’avanguardia nel panorama europeo nel contrasto all’attività di pirateria online”.