Il nostro Paese ha sempre ricoperto il ruolo di fanalino di coda nell’ambito della cybersecurity. Un’inversione di tendenza si era verificata già l’anno scorso, quando il precedente Governo aveva stanziato 80 milioni di euro da investire, nel corso del 2023, nel settore della sicurezza informatica.
È notizia recente che questo interesse si consoliderà anche nel prossimo anno. Il nuovo Governo avverte la cybersecurity come un’urgenza e ha deciso di destinare 220 milioni di euro a tale area nel corso del 2024.
Alfredo Mantovano, (sottosegretario del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica), a margine dell’edizione 2023 della maratona digitale DigithON di Bisceglie, un evento che si pone come punto di contatto tra startup, investitori e clienti, ha ribadito l’impegno del Governo per garantire un solido supporto economico al settore della sicurezza informatica. La speranza di Mantovano è che tali investimenti possano arricchire e migliorare le attività di formazione e rendere l’Italia una nazione quanto più sicura possibile.
Di particolare rilevanza il fatto che Mantovano ha confermato la coesione con cui il Governo, al di là delle differenze che possono insorgere tra correnti di pensiero e schieramenti politici, riconosce l’importanza della cybersecurity.
In conclusione, anche grazie alla creazione di enti deputati alla cybersecurity, su tutti spicca l’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), lo Stato si è dimostrato particolarmente attento al tema e con una visione riguardante il futuro di questo settore che intende concretizzare.
La speranza è che l’aiuto delle istituzioni venga accompagnato da un impegno da parte dei privati, che si dovrebbe tradurre in manager consapevoli dell’importanza della questione cybersecurity nel tessuto economico italiano e nella presenza di figure professionali capaci di gestire tale aspetto della vita aziendale.
S.F.