Con la presente vogliamo portare all’attenzione di tutte le redazioni su alcune problematiche che ci vengono segnalate da differenti parti in causa.
Più nello specifico, diversi soggetti privati, o a volte anche mascherati da associazioni regolarmente costituite, tentano di approfittare della situazione in modo talvolta non etico, ma a volte addirittura delittuoso e criminale:
- Vi sono associazioni che i questo momento suggeriscono invio di denaro sui loro conti a favore dell’emergenza profughi; addirittura associazioni che si sono proposte come Camere di Commercio Italo-Estere. Richiediamo a tutti di verificare bene sui siti la loro situazione e rivolgersi solo ad organizzazioni conosciute. Nel caso delle Camere di Commercio italo-estere è sufficiente verificare l’albo nazionale di UnionCamere accessibile online.
- Lungo i confini vi sono individui che a volte si presentano come volontari benefattori, a volte come rappresentanti di organizzazioni umanitarie: ATTENZIONE, diversi sono stati i casi di tentativo di furto ed addirittura di “tratta di esseri umani”.
- Soggetti che tentano di acquisire nuova forza da lavoro nel settore “prostituzione”
- Soggetti che promettono adozioni facilitate alle famiglie europee per bambini profughi
- Soggetti che promettono lavoro sicuro e/o miglior ospitalità solo con l’intento di
appropriarsi degli averi delle persone assistite e derubarle
Tutti i profughi devono necessariamente rivolgersi alle organizzazioni “riconosciute”, che di norma sono facilmente identificabili; è necessario comunicare ai profughi l’importanza di non consegnare MAI i loro documenti a nessuno, ma solo lasciarli visionare; come pure invitare gli italiani a destinare i loro aiuti (specialmente quelli economici) sono ad organizzazioni di provata serietà, eventualmente contattando prima le autorità italiane per una verifica.
Siamo fortemente preoccupati, in quanto i danni causati da pochissimi criminali possono rendere vano il grande impegno di migliaia di persone oneste e premurose.
Vi saremo grati se vorrete informare i Vostri lettori i merito a questi rischi.
Maurizio Carnevale
(Vicepresidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina)