L’Unione Europea accelera sulla definizione di una strategia comune per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti.
Tuttavia, in assenza di progressi nei negoziati, Bruxelles è pronta ad adottare contromisure anche sul settore dei servizi digitali: una web tax, strumento fiscale pensato per riequilibrare i rapporti tra le grandi piattaforme digitali globali e i mercati europei.
Al centro del dibattito vi è la volontà di colpire i colossi del digitale come Meta, Apple e Amazon, che realizzano enormi profitti nel mercato europeo senza una corrispondente imposizione fiscale nei singoli Stati membri.
La proposta della Commissione Europea mira non solo a garantire una più equa distribuzione del prelievo fiscale, ma anche a rafforzare la posizione economica e digitale dell’Europa.
La web tax, tuttavia, solleva interrogativi in materia di diritto internazionale e libertà di mercato, alimentando il confronto tra esigenze fiscali, protezione dei dati e regole della globalizzazione digitale.