La pratica del webscraping è stata già oggetto di diversi provvedimenti del Garante, ma per la prima volta l’interesse si rivolge all’utilizzo che ne fanno i sistemi di Intelligenza Artificiale.
Con questa indagine, il Garante ha evidenziato il crescente rischio per la protezione dei dati personali derivante dall’espansione incontrollata dei sistemi di Intelligenza Artificiale. Come sappiamo, tali sistemi dipendono da enormi quantità di dati durante la fase di addestramento per affinare e potenziare le loro capacità di elaborazione del linguaggio.
Il rinnovato interesse del Garante verso la pratica del webscraping potrebbe concludersi con l’emissione di provvedimenti d’urgenza rivolti a tutti gli operatori, privati e non, che pubblicano dati personali sui propri siti web.
L’obiettivo dell’indagine conoscitiva è acquisire osservazioni, commenti ed eventuali proposte operative sulle misure adottare ed adottabili dai gestori di siti internet e di piattaforme, sia pubblici che privati.
Decorrono dal 18 gennaio 2024 i 60 giorni per l’invio di osservazioni, commenti ed eventuali proposte operative sulle misure adottate ed adottabili. I contributi possono essere presentati alla casella postale del Garante da tutti i soggetti interessati, in particolare da associazioni di categoria, associazioni di consumatori ed esperti.
Tali provvedimenti conterranno specifiche misure di sicurezza per evitare una raccolta incontrollata di dati online. Se attuate, queste misure, rappresenterebbero un freno significativo per lo sviluppo dei sistemi di AI ma anche una tutela per gli individui.
C.L.