Su Wikipedia, l’indice di utenti presenti sul sito per consultarne le numerosissime pagine è schizzato alle stelle. Per quanto buona parte di questi numeri sia da associare a persone reali, non mancano anche diverse IA, che rischiano di generare problemi indesiderati.
Questi modelli, infatti, nel loro processo di addestramento, finiscono spesso per consultare siti come Wikipedia, azione per altro completamente legale. Le criticità emergono però nel momento in cui questo eccessivo traffico inizia a far vacillare la stabilità dei data center del colosso dell’informazione online.
Le IA non si limitano ad accedere ad una singola pagina, ma ad aprirne anche diverse centinaia, per consultarne tutti i contenuti, dal semplice testo ai video che possono esservi stati affiancati. Wikimedia Foundation, gestore del sito, si è subito preoccupata del problema.
Un bacino di utenza così tanto elevato significa soprattutto aumento dei costi per mantenere intatti i propri server. Servirebbe infatti allargare notevolmente l’archivio per permettere all’IA di accedere ad una gamma di informazioni ancora più vasta.
L’ultima variabile da non sottovalutare è l’attendibilità delle fonti. I contenuti di Wikipedia, da sempre gratuiti, vengono inseriti sul sito dagli stessi utenti, per cui è necessario che le future IA, nel corso del loro processo di addestramento, sappiano anche verificare la qualità delle informazioni che vanno a reperire per poter restituire all’utente una risposta il più possibile corretta e attendibile.
S.C.
Diritto dell’informazione
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