Secondo le dichiarazioni del patron di Tesla il suo social media sta pensando di introdurre “il pagamento di una piccola quota mensile per l’utilizzo del sistema”, una forma di abbonamento per i suoi 550 milioni di utenti.
L’annuncio arriva nei giorni in cui Musk è impegnato in un livestream con il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sui temi dell’intelligenza artificiale, dell’antisemitismo e dei piani dell’imprenditore per X. In questa occasione, Musk si è difeso dalle critiche secondo cui lui e il suo social network diffonderebbero discorsi di odio e antisemitismo: “Ovviamente sono contro l’antisemitismo. La libertà di parola significa qualche volta dire qualcosa che non piace ad altri. Non promuoveremo i discorsi d’odio”.
L’introduzione di un paywall potrebbe essere un valido strumento per porre uno stop ai discorsi d’odio e contrastare anche i bot, programmi autonomi che fanno credere all’utente social di comunicare con una persona umana.
L’introduzione della spunta blu a pagamento aveva rappresentato un primo passo nella direzione giusta per vincere questa battaglia, ma l’accesso gratuito al social X non sembrava potesse essere messo in discussione. Oggi, parlando dell’introduzione di un paywall per tutti gli utenti X, Musk afferma che “a mio avviso questa è l’unica difesa contro i vasti eserciti di bot”.
Il rischio dell’introduzione di una tale misura è ovviamente la perdita di una grossa fetta di utenti, con ricadute negative sugli introiti pubblicitari, che rappresentano ancora la maggiore fonte di ricavi dell’azienda.
La nuova sfida per il social X sarà quindi trovare il giusto equilibrio fra libertà di espressione e moderazione dei contenuti.
M.M.