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SMART TOYS, COME PROTEGGERE I MINORI DAI GIOCATTOLI

Tramite microfoni, fotocamere, sistemi di geolocalizzazione i nuovi giocattoli per bambini sono in grado di raccogliere ed elaborare informazioni, mettendo a rischio la privacy non solo dei minori, ma dell’intera famiglia

by Redazione
1 Dicembre 2022
in Tutela dei minori
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SMART TOYS, COME PROTEGGERE I MINORI DAI GIOCATTOLI
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La diffusione della digitalizzazione riguarda anche il settore dei giocattoli per bambini e ragazzi, che sono sempre più connessi. Gli smart toys sono giocattoli “intelligenti” progettati appositamente per interagire con le persone e l´ambiente circostante. Sono in grado di connettersi alla rete e social network, registrare suoni, fare foto e video, comunicare con altri devices. Spesso si tratta di giochi educativi, ad esempio i baby monitor, pensati con funzione ludica ed educativa.

Per svolgere tutte queste operazioni, tali giocattoli richiedono molti dati sensibili (dal nome del bambino, l’età, alle impronte digitali), per cui è importante che gli utilizzatori siano informati su quali e quanti dati verranno trattati, e da chi. Il rischio è che questi dati potrebbero essere utilizzati dalle aziende o da malintenzionati per finalità che vanno ben oltre la funzione primaria dello smart toy.

La sempre più frequente interazione dei bambini con sistemi di intelligenza artificiale solleva alcune criticità, sia sul piano sociale e politico della datizzazione e della governance algoritmica, sia sul piano delle conseguenze psicologiche e cognitive.

Il Regolamento UE/2016/679  (“GDPR”) riguarda la protezione di dati trattati dai sistemi elettronici e prevede che siano configurati per ridurre al minimo la raccolta e il trattamento di dati personali.

Il garante della privacy ricorda che gli smart toys sono tra i dispositivi IoT (internet of things), pertanto sono in connessione sia con la rete che tra loro. Egli suggerisce alcune accortezze: gestire consapevolmente le impostazioni privacy; fare attenzione all’utilizzo di pseudonimi e password nella creazione degli account; attivare sistemi di protezione antivirus; non lasciare che i minori li utilizzino da soli. Inoltre, bisogna essere consapevoli che si possono disattivare strumenti di rilevazione assolutamente superflui, tra cui la geolocalizzazione, e in alcuni casi l’accesso alla memoria dello smartphone, alla rete o al bluetooh.

Per la presenza sempre più pervasiva dei dispositivi digitali nelle pratiche routinarie un’altra accortezza è spegnere l’oggetto quando non viene utilizzato perché è in grado di captare le voci e raccogliere dati sulle abitudini dell’ambiente domestico in cui si trova.

Se il giocattolo dovesse essere venduto, regalato o gettato via, è bene disattivare gli eventuali account che sono stati creati e cancellare tutti i dati registrati al suo interno o sull’ app. I dati raccolti potrebbero comunque essere stati trasmessi e conservati nei database dell’ azienda produttrice o di altri soggetti, quindi è opportuno anche valutare di chiederne la cancellazione.

Tags: giocattoliIoTMinorismart toys
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