Dalla quarta edizione dell’Osservatorio Netcomm sul commercio digitale B2B -realizzato con il
supporto di Adacto | Adiacente, Big Commerce e Rewix- emerge che l’e-commerce B2B si
svilupperà rapidamente nell’arco dei prossimi tre anni. Questo dimostra come, nel percorso di
crescita del commercio B2B, le aziende si trovino oggi in una fase di maggiore consapevolezza
delle opportunità legate all’utilizzo dei servizi digitali.
Secondo la ricerca, condotta su un campione di 400 imprese con fatturato sopra i 2 milioni di euro,
il 27% delle aziende può essere definito “Heavy Digital”. Si tratta di business il cui processo di
digitalizzazione ha già toccato tutte le fasi canoniche e c’è piena consapevolezza dell’impatto
positivo del processo di digitalizzazione, in particolare per lo sviluppo del marchio e per la ricerca
di nuovi stakeholder. Per tale motivo sono realtà che continueranno a investire in questa direzione
anche nel prossimo futuro, soprattutto in servizi di formazione e consulenza, ma anche nello
sviluppo del sito eCommerce e dei contenuti per i canali digitali.
La quota maggiore del campione, pari al 34%, viene definita “eCommerce oriented”: aziende che
hanno fondato sull’eCommerce le loro strategie di vendita, sia ricorrendo a un sito diretto (8 su
10) sia attraverso un marketplace (3 su 10). C’è stata una crescita del 10% rispetto al 2021.
Una piccola porzione di imprese, pari al 14% del totale, è categorizzata come “Light Digital” ovvero
una realtà che si trova ancora in uno stato di sviluppo embrionale del percorso di adozione degli
strumenti digitali. Tra questi 1 su 2 dichiara che nel corso del prossimo anno investirà in servizi di
formazione e consulenza a supporto del processo di digitalizzazione e 4 su 10 sullo sviluppo del
proprio eCommerce diretto tramite sito.
Considerevole è, infine, il numero di aziende che non hanno ancora attivato il processo di
digitalizzazione in nessuna fase, corrispondente al 39%. All’interno del 39% di chi non ha ancora
adottato soluzioni di eCommerce B2B, il 13% ha in programma di farlo nell’arco di un anno. Tale
dinamica porta la quota di fatturato dalle vendite digitali in ambito B2B ad attestarsi all’11%, con
in previsione una crescita di 14 punti percentuali nel giro di tre anni.
Parlando dei servizi più utilizzati per i canali online questi sono: sito eCommerce, marketing e post-
vendita. La vendita online tramite il proprio sito eCommerce B2B è l’attività digitale più diffusa (il
40% delle aziende intervistate ne fa uso), seguita da servizi di marketing e post-vendita, dove gli
“Heavy Digital” sono campioni indiscussi. I Light Digital si dimostrano invece molto focalizzati sulla
fase di prevendita finalizzata alla lead generation, attivata dal 60% del cluster e in crescita rispetto
al 2021. In diffusione anche i pagamenti digitali, Customer Care Commerciale B2B, servizi logistici e
di consegna, listini di prezzi pubblici e servizi di pagamento specifici per le vendite digitali.
Si sottolinea in ultimo che 1 azienda su 3 è entrata nell’universo delle vendite online B2B con
l’inizio della pandemia. “Nel post-pandemia, la possibilità di fidelizzare il cliente attraverso il
miglioramento e l’innovazione del servizio offerto è diventata la ragione principale che spinge le
aziende alla digitalizzazione delle transazioni commerciali B2B” – ha spiegato Roberto Liscia,
Presidente di Netcomm-. “Prevediamo comunque che i ritmi di crescita siano ancora più serrati nei
prossimi anni e che la quota di fatturato dalle vendite digitali raggiunga il 25% entro la fine del
2025”.
(C.D.G.)