Anche se ancora in versione beta, Bluesky conta circa 375mila download dall’App Store e 1.2 milioni di utenti in lista d’attesa pronti per provarla. L’app fa parte di un gruppo eterogeneo di servizi in competizione tra loro che aspirano a diventare la prossima grande piattaforma di microblogging, di cui fanno parte anche Hive, Mastodon, Post, Truth Social, T2 e Substack Notes.
Si presenta molto simile a Twitter dove è possibile scrivere dei post brevi, allegare eventuali immagini, seguire altri utenti, farsi seguire e monitorare il proprio feed. A differenza di Twitter, Bluesky gestisce i dati secondo un protocollo chiamato Authenticated Transfer Protocol, anche conosciuto come AT Protocol, che permette una gestione decentralizzata dei dati. Questo significa quindi che i dati non sono detenuti in un server controllato dall’azienda ma da un insieme di reti federate di diversi utenti via blockchain. Questo meccanismo potrebbe garantire sicurezza delle informazioni e un’esperienza social personalizzata, priva di pubblicità e annunci.
Il servizio è decentralizzato, ma anche in questo caso non si tratta di una caratteristica unica: lo ha anche Mastodon, app emersa come uno dei primi candidati a prendere il posto di Twitter la cui la struttura decentralizzata doveva essere il suo punto di forza perché nessuno poteva possederla o controllarla. L’utilizzo che invece Bluesky fa del meccanismo decentralizzato è la possibilità di essere interoperabile in maniera tale da consentire il cross-posting da altre applicazioni.
L’app, a oggi, conta circa 25.000 utenti, un numero che crescerà quando diventerà accessibile al pubblico. L’impresa più notevole di Bluesky non è di natura tecnica, ma culturale: la piattaforma è riuscita a ricreare una versione di internet antica e migliore. Questo potrebbe essere un vantaggio se si considera che tra il pubblico l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk ha generato un’ondata di nostalgia per la vecchia versione della piattaforma e Bluesky è stata creata a immagine e somiglianza del vecchio Twitter.
Una delle funzioni che dovrà essere ultimata è quella della moderazione dei contenuti. In particolare, l’app utilizzerà una combinazione di filtri automatici e moderazione controllata dagli amministratori per gestire i post e censurare quelli eventualmente contrari alle policy interne.
(C.D.G.)