Uno studio della Sapienza di Roma evidenzia com hashtag, emoji, gif e meme vengano sempre più utilizzati per esprimere emozioni e concetti, mettendo in luce un impoverimento del lessico e una costante introduzione di neologismi.
La ricerca si concentra sulle conoscenze lessicali degli utenti e sulla loro attività sulle piattaforme digitali, rivelando un processo di semplificazione del linguaggio. Ad per esempio, gli utenti considerano che l’uso di dieci parole rappresenti una dimensione lessicale modesta.
Allo stesso tempo però, emergono nuove parole, il che dimostra come il linguaggio resti dinamico nonostante l’impoverimento lessicale.
I ricercatori, però, sostengono che questo cambiamento linguistico sia solo in parte attribuibile ai social media. Ritengono, infatti, che esso sia principalmente il risultato del fenomeno della globalizzazione digitale, che rispecchia la dinamica di incontro tra due lingue, dalla quale nasce un linguaggio in continua evoluzione.
In altre parole, affermano che questo processo di semplificazione sia analogo a quello avvenuto con le lingue romanze rispetto al latino, un fenomeno linguistico già osservato in passato.
F.M.
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