Microsoft nasce nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen in New Mexico al fine di sviluppare software per microcomputer. Da quell’anno la strada è stata in discesa arrivando alle vette internazionali nel mercato dei sistemi operativi digitali.
Si espandono oggi gli obiettivi in casa Microsoft per tenere alto il nome dell’azienda. Il tema è l’incremento dello sviluppo sui chip interni usati nei data center per distaccarsi ufficialmente dalla compagnia tecnologica americana NVIDIA, leader del settore dei chip AI e non solo, con focus anche nell’elaborazione grafica, gaming e calcolo ad alti livelli.
Il responsabile tecnologico di Microsoft Kevin Scott ha dichiarato all’Italian Tech Week che il nuovo obiettivo è rimpiazzare progressivamente i processori interni dati dall’azienda esterna con quelli di proprietà della casa che sono stati già utilizzati anche in piccola parte.
Nel dettaglio Scott è intervenuto affermando che Microsoft mira ad ottenere un equilibrio di costi e prestazioni senza appoggiarsi unicamente ad un solo genere di acceleratore. I data center utilizzati finora si basano su architetture e processori di NVIDIA e AMD. Ciò che sta intraprendendo Microsoft è un primo passo nella costruzione di data center AI indipendenti e come tutte le grandi aziende del settore, vuole arrivare a crearne tra i più potenti al mondo, capaci di superare i supercomputer in elaborazione. La sicurezza dell’azienda persiste nonostante il panorama normativo attuale tenda al ridimensionamento dell’uso degli strumenti di Intelligenza Artificiale e ponga dei limiti. Questo perché il mondo degli investitori è deciso ad alimentare la macchina perpetua dell’innovazione, scegliendo da solo a quali regole sottostare.
J. S.
Diritto dell’informazione
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