giovedì, 16 Ottobre, 2025
Diritto Dell'informazione - Portale di Informazione
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Diritti in Rete
    • Libertà d’informazione
    • Fake news
    • Pluralismo e concorrenza
    • Privacy
    • Diffamazione
    • Copyright
    • Tutela dei minori
  • AI
    • Normativa AI
    • Soluzioni AI
    • Etica AI
  • Pubblico e privato
    • Cittadini
    • Cronaca
    • Imprese
    • Enti pubblici
    • Scuola e università
    • Associazioni e movimenti
    • Authority
    • Ordini professionali
    • Fondazioni
    • Cybersecurity
  • Rubriche
    • L’angolo di Ruben Razzante
    • Tecnologie
    • Libri
  • Innovazione
    • Sostenibilità
    • Blockchain
  • YouTube
  • interviste
  • Ultim’ora
Morning News
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Privacy

Ok del Garante privacy alla nuova versione di Immuni, ma ormai è troppo tardi

Un breve excursus sui ritardi nel tracciamento dei contagi da Covid-19

by Redazione
17 Marzo 2021
in Privacy
0 0
0
Ok del Garante privacy alla nuova versione di Immuni, ma ormai è troppo tardi
0
CONDIVIDI
FacebookShare on TwitterLinkedinWhatsappEmail

Dal suo lancio ad oggi si è enormemente parlato dell’applicazione Immuni, che secondo i più avrebbe dovuto costituire uno degli strumenti principali per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19.

Di fatto però non è andata esattamente così: se durante le prime 24 ore di vita, l’applicazione ha ottenuto più di 550mila download, in realtà a distanza di un anno si evidenzia come solo il 17% della popolazione l’abbia scaricata.
I dubbi e le perplessità sull’utilizzo della piattaforma ci sono sempre stati ma la vera polemica è nata quando, in una sorta di controsenso, è aumentata la preoccupazione per la propria privacy nonostante il Garante della privacy avesse dato il suo parere positivo all’utilizzo dell’app.
Innumerevoli e autorevoli opinionisti, anche giuristi, hanno visto sin dal principio nell’applicazione una sorta di attentato alla libertà personale ed alla propria privacy, portando anche avanti slogan come “la libertà non è in vendita”.
Concretamente parlando, il lancio della piattaforma ha risvegliato negli utenti la consapevolezza del valore della propria riservatezza e dell’enorme importanza che ha la tutela delle informazioni che li riguarda; sul fronte opposto, però, c’è un evidente controsenso: gli stessi utenti che lamentano un’invasione della privacy sono gli stessi che attraverso i social informano sui loro spostamenti, sulle loro preferenze, e parlano nella maggior parte dei casi anche del loro privato.

Perché utilizzare quindi due pesi e due misure?

Da un lato si teme che la app Immuni non garantisca sufficientemente la privacy, dall’altro sui treni si sentono le conversazioni telefoniche di manager che discutono dei dettagli di una delicata trattativa o avvocati che fanno il resoconto di una udienza e discutono delle clausole contrattuali con un collega.

L’applicazione, inoltre, a differenza dei social più gettonati, è stata appositamente progettata per garantire la privacy degli utenti attraverso l’associazione con il proprio telefono mediante un codice, che cambia giornalmente.
Ancora, bisogna evidenziare come, qualora un soggetto risultasse positivo al Covid-19, avrebbe la libertà di condividere questa informazione o meno, senza essere costretto solo perché ha scaricato l’applicazione.

Dunque, se il cammino dell’applicazione a distanza di un anno sembra procedere a fatica sul territorio nazionale, il tentativo di ridurre i contagi informando gli interessati sui possibili contatti avuti con dei positivi risulta ormai abbandonato.

A non darsi per vinti, però, sono proprio le Istituzioni, sostenute dal Garante della Privacy, il quale ha dato il suo consenso alla nuova funzionalità dell’applicazione: quest’ultima permetterà ad una persona risultata positiva di attivare in autonomia la procedura per allertare i suoi contatti stretti.
Nel valutare la versione aggiornata dell’app, il Garante si è maggiormente concentrato sulle misure adottate a tutela della sicurezza del Sistema di allerta Covid-10 e sulle nuove funzionalità introdotte per semplificarne l’uso.

In questo modo, si spera che i cittadini possano avere la percezione che a diffondere la notizia della loro positività siano loro stessi e non un’applicazione in automatico, mantenendo così uno stretto controllo sui propri dati.

Tags: App anti contagioAutorità Garante della privacyImmuninuovefunzionalitàprotezionedatiTuteladellaprivacy
Plugin Install : Subscribe Push Notification need OneSignal plugin to be installed.

Articoli Correlati - Articolo

APPLE INDAGATA A PARIGI: LE ACCUSE DI VIOLAZIONE DELLA PRIVACY
Garante Privacy

APPLE INDAGATA A PARIGI: LE ACCUSE DI VIOLAZIONE DELLA PRIVACY

9 Ottobre 2025
SMETTI DI FARTI SPIARE, DIFENDI LA TUA PRIVACY
Privacy

SMETTI DI FARTI SPIARE, DIFENDI LA TUA PRIVACY

29 Settembre 2025
LA VIDEOSORVEGLIANZA: DALLA SICUREZZA PUBBLICA E PRIVATA AL CONTROLLO SOCIALE
Privacy

LA VIDEOSORVEGLIANZA: DALLA SICUREZZA PUBBLICA E PRIVATA AL CONTROLLO SOCIALE

16 Settembre 2025
UNA NUOVA FUNZIONE DI INSTAGRAM
Internet

UNA NUOVA FUNZIONE DI INSTAGRAM

12 Settembre 2025
COME PROTEGGERE I PROPRI ACCOUNT PER EVITARE TRUFFE DIGITALI
Internet

COME PROTEGGERE I PROPRI ACCOUNT PER EVITARE TRUFFE DIGITALI

5 Settembre 2025
FRODI TRAMITE QR CODE
Internet

FRODI TRAMITE QR CODE

27 Agosto 2025

PORTALE SVILUPPATO DA

MyWebSolutions Web Agency

Categorie Articoli

News Popolari

È REATO PUBBLICARE FOTO DI MINORI SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI?

È REATO PUBBLICARE FOTO DI MINORI SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI?

27 Dicembre 2022
CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

29 Novembre 2021
WHATSAPP, E-MAIL E SMS HANNO VALORE DI PROVA LEGALE

WHATSAPP, E-MAIL E SMS HANNO VALORE DI PROVA LEGALE

25 Gennaio 2023
Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

17 Aprile 2020
DIFFAMAZIONE, INGIURIA E SOCIAL NETWORK

CHAT DI GRUPPO SU WHATSAPP E DIFFAMAZIONE, LA NUOVA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE

10 Gennaio 2023

In rilievo

ROSE, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE PROVA EMOZIONI

ROSE, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE PROVA EMOZIONI

6 Giugno 2024
Prof.Ruben Razzante: “I colossi del web aiutino il rilancio dell’editoria di qualità”

Prof.Ruben Razzante: “I colossi del web aiutino il rilancio dell’editoria di qualità”

25 Marzo 2021
IL PHISHING VOCALE PER RUBARE INFORMAZIONI

IL PHISHING VOCALE PER RUBARE INFORMAZIONI

10 Luglio 2024
LE LAVANDERIE DELLA REPUTAZIONE ONLINE

LE LAVANDERIE DELLA REPUTAZIONE ONLINE

23 Febbraio 2023
ACQUISTA ORAACQUISTA ORAACQUISTA ORA

RR Consulting

E-mail: redazione.dirittodellin
formazione@gmail.com

Condividi sui Social

Ultimi articoli pubblicati

  • IBRIDAZIONE DELLE COMPETENZE UOMO-AI 16 Ottobre 2025
  • SANITA’ E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UN NUOVO CAPITOLO 16 Ottobre 2025
  • I SESSANT’ANNI DELLA P101 15 Ottobre 2025

Categorie articoli

Cerca articolo per mese…

Cerca articolo per nome…

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Calendario Pubblicazioni

Ottobre 2025
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
« Set    
  • Privacy policy
  • Cookie Policy

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Dicono di noi
  • Authority
  • Deontologia dei giornalisti
  • Diffamazione
  • Diritto all’oblio
  • Fake news
  • Libertà d’informazione
  • Eventi
  • Tutela dei minori
  • Copyright
  • Privacy
    • Cittadini
    • Imprese

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Area riservata ai relatori - Accedi al tuo account inserendo il tuo nome utente e la tua password...

Password dimenticata? Sign Up

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Entra

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Entra