Oggi parte lo switch-off della televisione italiana, ovvero il primo step del percorso verso il nuovo digitale terrestre, che porterà dall’attuale standard di codifica Dvb-t al Dvb-t2. La prima fase consiste nel passaggio dallo standard Mpeg2 all’Mpeg 4 per diversi canali, che per qualche utente in possesso degli apparecchi più datati, non saranno più disponibili. Si tratta dei canali tematici della Rai: Rai4, Rai 5, Rai YoYo, RaiSport+ Hd, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola; e di quelli di Mediaset: TgCom 24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio Tv.
In questo modo verranno liberati 700 Mhz per fare spazio alla rete 5G per il operatori di telefonia. Dunque i decoder ed i televisori privi della capacità di decodificare i nuovi segnali diventeranno inutilizzabili. La qualità delle trasmissioni non sarà penalizzata: grazie al passaggio dal Dvb-t al Dvb-t2 sarà quindi possibile trasmettere gli stessi canali in 4k e 8k, lasciando a disposizione del 5G lo spazio stabilito dalle autorità europee.
I televisori acquistati dopo il 2017 dovrebbero essere tutti compatibili, mentre per quanto riguarda quelli acquistati tra il 2010 ed il 2017, sarà necessario controllare sintonizzandosi sui canali che hanno effettuato lo switch-off.
Il governo ha predisposto una serie di misure per sostenere le fasce meno abbienti, come il bonus tv, che può essere richiesto da chi ha un Isee inferiore a 20mila euro, e che consiste in uno sconto di 30 euro per chi acquista un televisore che possa ricevere il segnale trasmesso in Dvb-t2 o un decoder da collegare al vecchio apparecchio. Cumulabile con tale bonus è il bonus rottamazione, che non ha limiti di Isee e prevede un contributo che copre il 20% del costo del nuovo apparecchio fino ad un tetto massimo di 100 euro.