Negli ultimi cinque anni, i dieci Paesi al mondo più attivi nella ricerca sull’intelligenza artificiale hanno prodotto oltre 1,1 milioni di paper scientifici sull’argomento: 318 mila la Cina, 275 mila gli Stati Uniti e 45 mila l’Italia, che è nella top ten, al nono posto, in questa speciale classifica.
L’intelligenza artificiale continua a evolversi e a diventare più sofisticata. Non solo si moltiplicano i modelli di AI, ma crescono anche le sue applicazioni e ogni giorno nascono nuovi servizi basati su questa tecnologia. Molti di questi servizi sono dedicati alle imprese, come ad esempio gli assistenti virtuali. Di conseguenza, anche l’applicazione dell’AI all’interno delle aziende aumenta anche se a un ritmo decisamente più lento.
Questo trend è dimostrato da un’analisi di Eurostat che ha rilevato che all’interno dell’Unione Europea solo due aziende su dieci usano l’intelligenza artificiale e in Italia il dato scende addirittura al 6%.
Questa fotografia restituisce un’immagine duplice: da un lato un mercato in fermento, dall’altro un’evidente problematicità nella messa a terra da parte delle imprese, probabilmente legata alla comprensibile difficoltà di stare al passo con la rapidità di evoluzione che caratterizza questa tecnologia.