Il rapporto mostra che le aziende hanno iniziato a investire di più nell’IA, superando gli investimenti fatti nelle università dal 2014. Gli Stati Uniti e la Cina sono leader negli investimenti nell’IA, con l’UE in ritardo. Il rapporto evidenzia anche l’impatto ambientale negativo dell’IA, che richiede una grande quantità di energia per i modelli di addestramento. Tuttavia, l’IA può anche avere un impatto positivo sull’ambiente identificando percorsi energetici efficienti o ottimizzando l’utilizzo dell’energia. La relazione menziona come terza tendenza il crescente sostegno e interesse nell’innovazione scientifica nell’IA per giungere ad ulteriori progressi nel settore.
Il quarto trend si riferisce alla crescente necessità di specialisti in IA in tutti i settori e alla necessità di sviluppare nuove competenze. Secondo il rapporto la richiesta di lavoro supera l’offerta e questo divario continuerà a crescere nei prossimi anni. Ciò è la conseguenza del quinto trend, ossia la diffusione dell’IA in vari settori, come la salute, la finanza, la produzione e la sicurezza. Il rapporto indica che l’IA sta diventando sempre più una parte integrante dell’infrastruttura tecnologica delle aziende e che le organizzazioni stanno iniziando a investire in IA per rimanere competitive.
Con la crescente diffusione dell’IA, ci sono crescenti preoccupazioni riguardo alle questioni etiche, alla privacy e alla sicurezza. Il rapporto sottolinea la necessità di una maggiore regolamentazione per proteggere i diritti degli individui e per evitare utilizzi inappropriati. Inoltre, la forte diffusione dell’IA sta anche stimolando la cooperazione internazionale e la condivisione delle conoscenze, elementi fondamentali per affrontare alcune delle sfide più grandi che l’IA può presentare.
L’ottava tendenza è legata alla necessità di sviluppare nuovi metodi per valutare le prestazioni dei modelli di IA, al fine di garantire che siano affidabili e precisi. Il rapporto indica che i benchmark esistenti non sono sempre rappresentativi del mondo reale e che ci sono spesso difficoltà nel confrontare le prestazioni di modelli diversi.
Infine, dal rapporto emerge che l’IA può essere soggetta a errori e malfunzionamenti che possono avere gravi conseguenze. È fondamentale quindi sviluppare metodi per prevenire gli incidenti o per gestirli quando si verificano.
L’ultima tendenza messa in luce dell’AI index è l’importanza degli investimenti privati nell’IA per fornire risorse finanziarie e competenze per lo sviluppo di tecnologie avanzate. Tuttavia, il rapporto sottolinea anche la necessità di un equilibrio tra investimenti privati e pubblici per garantire lo sviluppo responsabile e che i benefici dell’IA siano condivisi in modo equo.
(S.F.)