Apple ha finalmente introdotto l’intelligenza artificiale nei suoi dispositivi con l’aggiornamento iOS 18, portando Apple Intelligence su iPhone 16, iPad e Mac.
Questo passo, pur senza fare troppo rumore, segna un’importante evoluzione della sua offerta tecnologica, integrando funzioni avanzate direttamente sui dispositivi. Tra le novità principali troviamo Siri, che diventa più conversazionale grazie all’integrazione con ChatGPT, migliorando così la gestione di richieste complesse con risposte più pertinenti e articolate.
Ma non è solo l’assistente vocale a beneficiare dell’AI: anche la scrittura assistita è stata potenziata, con strumenti che aiutano a riscrivere e correggere testi, rendendo la composizione di messaggi e documenti ancora più fluida e precisa.
Un altro aspetto fondamentale di Apple Intelligence è la sua attenzione alla privacy. Molte delle elaborazioni avvengono direttamente sul dispositivo, senza che i dati sensibili vengano condivisi o memorizzati dai server Apple, assicurando una protezione rigorosa delle informazioni personali.
Tuttavia, non tutte le funzionalità sono ancora disponibili in tutte le regioni. In Italia, ad esempio, le funzionalità avanzate, come l’assistente vocale potenziato, sono ancora in fase di attivazione e saranno pienamente disponibili nei prossimi mesi.
Apple ha confermato che prevede di espandere gradualmente queste capacità in più paesi, includendo nuove lingue e ulteriori miglioramenti nel corso del 2025. Il piano dell’azienda è quello di rendere l’intelligenza artificiale un assistente sempre più utile e rispettoso della privacy, integrato perfettamente nell’ecosistema Apple.
M.B.
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