È stato ulteriormente ampliato il ventaglio di atti e istanze rispetto alle quali è previsto il deposito per via telematica nell’ambito del procedimento penale. Lo stabilisce il decreto firmato dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale.
In base a quanto previsto, d’ora in poi sarà possibile depositare telematicamente anche una denuncia, una querela e la relativa procura speciale, un’istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione, la nomina del difensore, la revoca e la rinuncia al mandato difensivo.
Questa tipologia di atti nativi digitali andrà ad aggiungersi a quelli per i quali tale facoltà era già consentita (atti e documenti di polizia giudiziaria, memorie, istanze e documenti successivi alla chiusura delle indagini preliminari).
L’implementazione è stata realizzata nonostante le difficoltà imposte dal periodo pandemico: se lo scorso maggio i depositi telematici erano stati appena 20 in tutta Italia, fra il 1° dicembre 2020 e il 21 gennaio 2021 erano già arrivati a oltre 20mila.
“L’ampliamento degli atti rappresenta un significativo passo avanti per la realizzazione del processo penale telematico tramite deposito da portale – commenta il Ministro Alfonso Bonafede -. Si tratta di una nuova importante tappa della profonda opera di modernizzazione della Giustizia italiana. Un ringraziamento particolare va agli operatori del settore, ai tanti avvocati, magistrati e al personale amministrativo che in questo momento delicato imposto dalla crisi pandemica, hanno accettato la sfida dell’innovazione digitale e stanno permettendo, con il loro lavoro, il raggiungimento di questi importanti traguardi”.