Soprattutto negli ultimi anni, sul contributo dei social media nel diffondere fake news riguardante il Covid-19 e altre informazioni riguardanti la sanità si è scritto molto.
L’ultima revisione sistematica curata dall’Organizzazione mondiale della sanità su quattro studi ha analizzato la percentuale di disinformazione sanitaria sui social media, scoprendo che raggiungeva fino al 51% nei post riguardanti i vaccini, fino al 28,8% nei post associati al Covid e fino al 60% in post relativi alle pandemie.
L’infodemia è stata sicuramente favorita dall’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale per la diffusione di informazioni senza fondamento scientifico. Ma la stessa AI è stata utilizzata per smascherare le fake news e, da ultimo, anche ChatGPT potrebbe aiutare in merito.
Questo è quanto affermano gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista Human Vaccines and Immunotherapeutics.
I ricercatori hanno posto al chatbot 50 domande relative al vaccino Covid-19, alcune delle quali erano basate su fake news. I risultati, seppur con qualche lacuna nelle informazioni fornite, hanno evidenziato una media di 9 punti su 10 in termini di precisione.
Sulla base di questi risultati, gli esperti affermano che lo strumento AI può essere considerato una «[…] fonte affidabile di informazioni non tecniche per il pubblico», soprattutto per le persone prive di conoscenze scientifiche specialistiche.
I risultati hanno mostrato che alla maggior parte delle domande è stata data una risposta corretta con un punteggio medio di 9 su 10, definito come “eccellente” o “buono”, con una percentuale di accuratezza dell’85,5%.
Il gruppo di ricerca, tuttavia, evidenzia alcuni svantaggi in merito all’utilizzo di ChatGPT nel fornire informazioni sui vaccini: «ChatGPT fornisce risposte diverse se la domanda viene ripetuta con qualche secondo di ritardo».
Inoltre, continuano gli esperti, «è importante notare che queste risposte non sono il comportamento predefinito di ChatGPT. Pertanto, i risultati che abbiamo ottenuto riguardo la sicurezza dei vaccini possono essere probabilmente estrapolati a molti altri miti e pseudoscienza».
C.L.