Il DSA nasce per limitare la diffusione di contenuti illegali sui social network e garantire più trasparenza, ma si applica anche alle aziende manifatturiere impegnate nella vendita online.
Il percorso di applicazione del DSA è stato graduale, con un recente passaggio ad agosto che ha coinvolto le grandi piattaforme, definite dalla normativa come servizi con oltre 45 milioni di utenti unici in Europa. Da domani 17 febbraio l’applicazione delle nuove regole sulla responsabilità delle piattaforme per i contenuti online diventerà obbligatoria anche per le piattaforme più piccole.
Tra le nuove disposizioni un aspetto emblematico è il divieto di creare siti con l’intento di manipolare o ingannare gli utenti. Questo chiaro riferimento alla lotta contro fake news e disinformazione sottolinea l’importanza che l’Ue sta dando alla protezione dei suoi cittadini nell’era digitale.
Le piattaforme online dovranno rimuovere i contenuti illegali più rapidamente e dovranno essere più proattive nel contrastare la disinformazione e l’hate speech.
I fornitori di piattaforme online accessibili ai minori dovranno adottare misure adeguate e proporzionate per «garantire un elevato livello di tutela della vita privata, di sicurezza e di protezione dei minori». Scatta infatti il divieto di presentare sul sito pubblicità basata sulla profilazione che usa i dati personali del minore. I fornitori di piattaforme online non sono tenuti a verificare ulteriormente se il destinatario del servizio sia un minorenne.
Le piattaforme online avranno l’obbligo di fornire agli utenti informazioni più chiare su come funzionano i loro algoritmi, come vengono moderati i contenuti e come vengono utilizzati i dati personali.
Con questo nuovo Regolamento, l’Unione europea si pone all’avanguardia nella creazione di un ambiente online più sicuro e responsabile per tutti i cittadini. Con il tempo, questo nuovo Regolamento dovrebbe contribuire a creare un ambiente online più sicuro e responsabile per tutti.
C.L.