La Giunta Regionale dell’Emilia Romagna ha approvato la programmazione e la ripartizione delle risorse statali e regionali tra i comuni. Sostenere concretamente le famiglie e le persone con maggiori difficoltà determinata dalla crisi pandemica da Covid19 è l’obiettivo che la Regione si è prefissata, stanziando 52 milioni euro per finanziare il Fondo sociale regionale 2021.
I destinatari delle risorse sono Comuni e Unioni di Comuni, che le utilizzeranno per rafforzare gli interventi e i servizi sociali del territorio, in base alle esigenze ed alle priorità definite e programmate tramite i Piani di zona a livello distrettuale. La scadenza per la presentazione dei Piani alla Regione è fissata per il prossimo 31 maggio.
Dei 51,3 milioni complessivi, 44,1 saranno impegnati sui servizi, con particolare attenzione ai bisogni di bambini, adolescenti e famiglie mentre i restanti 7,2 milioni serviranno a finanziare i centri per le famiglie e i progetti per la prevenzione dell’allontanamento dei minori, migliorare la qualità della vita dei detenuti negli Istituti penitenziari della regione e a favorirne il reinserimento sociale e lavorativo. E ancora, a sostenere il trasporto pubblico locale per le persone in condizione di fragilità sociale, con due novità: le risorse serviranno anche a rendere gratuito il trasporto pubblico locale per le persone senza dimora e le famiglie numerose con 4 o più figli potranno beneficiare delle tariffe agevolate con dichiarazione Isee innalzata a 28mila euro, rispetto alla soglia dei 18mila fissata negli anni precedenti.
“La crisi legata alla pandemia di Covid-19 ha aumentato le diseguaglianze, generando nuove povertà e discriminazioni- sottolinea la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein. Tra i più colpiti ci sono le persone fragili, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni di precarietà, e le donne. Nel 2020 abbiamo iniziato, grazie all’ascolto dei territori e delle parti sociali, ad adattare e innovare i nostri strumenti di supporto per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni. I risultati sono stati significativi e quest’anno partiamo aumentando la dotazione del Fondo sociale regionale a 51 milioni per sostenere i servizi del territorio”.
“Il nostro compito e la nostra sfida come amministratrici e amministratori- prosegue – sarà offrire alle persone che oggi sentono di aver perso tutto, gli strumenti per resistere e ricostruirsi un futuro. Il nostro impegno è quello di continuare a muoverci in questa direzione, con ogni mezzo di cui disponiamo, proseguendo nella sperimentazione di modalità di intervento innovative che hanno funzionato bene già nel 2020. La risposta dei territori ai nuovi e più flessibili strumenti di contrasto alle diseguaglianze che abbiamo messo in campo è stata molto significativa: oltre ai 4 milioni destinati direttamente a questo scopo, si sono mobilitate risorse regionali, statali, comunali e private che ammontano complessivamente a 24 milioni in questa stessa direzione”.
Tra gli interventi che i Comuni possono decidere di potenziare rientrano quelli di: sostegno economico alle persone in difficoltà, di sostegno socio-educativo agli adolescenti in difficoltà e con disabilità e progetti di mediazione familiare ed educazione alla genitorialità; sostegno ai bambini in difficoltà nell’ambito scolastico e nel tempo libero per contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico; attività di carattere educativo e sociale di preadolescenti, adolescenti per promuovere la socializzazione ed arginare il diffondersi delle diverse forme di disagio e ritiro sociale, che con il perdurare dell’emergenza sanitaria sono in aumento.