“Meglio” (Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers) approda sul campo dopo due anni di sperimentazione in laboratorio ed è già attivo sulle fibre ottiche di Open Fiber da Ascoli Piceno a Teramo. Il progetto è stato realizzato dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Invg), Bain & Company e Metallurgica Bresciana. È un sistema di monitoraggio basato sul “fiber sensing”, che permette di acquisire misurazioni in tempo reale sulla dorsale appenninica fra Marche e Abruzzo.
Il sistema di rilevazione è dotato di un particolare sensore laser, progettato e realizzato dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, che è stato applicato alla fibra ottica, a giugno scorso. Rispetto ai tradizionali sismografi distribuiti sul territorio nazionale, che offrono una rilevazione puntiforme, questa nuova tecnica mima il funzionamento del sistema nervoso ed è in grado di rilevare movimenti sismici lungo tutta la tratta che viene monitorata. Grazie alla sua velocità trasmissiva, la fibra ottica permette di fornire in tempo reale informazioni precise sui minimi movimenti di deformazione del terreno, con notevoli vantaggi in termini di qualità dei dati, costi e copertura.
L’assessore regionale al Bilancio, all’Informatica e alle Aree interne, Guido Liris ha detto: “Rivolgo un plauso a Open Fiber, Ingv, Inrim e Bain che con il progetto ‘Meglio’ dimostrano come anche soggetti privati, seppur in collaborazione con il pubblico, possono fornire un supporto strategico nelle azioni a beneficio della collettività, in questo caso nell’ambito della prevenzione sismica. Con il rischio sismico bisogna necessariamente fare i conti, per la ricostruzione post-terremoto ma anche per le nuove costruzioni, seguendo le tecniche e le conoscenze acquisite anche dopo gli eventi che hanno interessato l’Abruzzo, questo innovativo sistema sperimentale e di alta innovazione in grado di rilevare i terremoti è un passo avanti della tecnologia che deve essere sostenuto dalle istituzioni”.
Andrè Herrero, primo ricercatore dell’Ingv, ha spiegato: “Il ruolo principale dell’Ingv nel progetto Meglio è la validazione delle osservazioni realizzate sulla fibra ottica, grazie alla sua rete di oltre 500 strumenti ripartiti sul territorio nazionale. L’Ingv condivide le registrazioni delle stazioni sismiche vicine e le confronta con le rilevazioni fatte tramite la fibra ottica. Una stazione sismica supplementare è stata installata vicino alla strumentazione Meglio ad Ascoli Piceno proprio per paragonare i dati rilevati. Inoltre, i ricercatori dell’Ingv offrono consulenze in materia di terremoti, propagazione delle onde e interpretazioni delle osservazioni a supporto del progetto”.
I sensori hanno già prodotto diversi dati, che vengono formattati per essere analizzati e fruibili a Ingv. Infatti Francesco Piccolo, Director, Data Science, Advanced Analytics Group di Bain&Company ha spiegato: “Bain si occupa della creazione e installazione di un’applicazione che permetta di estrarre e monitorare dati storici e real time con l’obiettivo di sviluppare nel lungo periodo un algoritmo in grado di rilevare i terremoti sfruttando le fibre ottiche già installate sul territorio nazionale. Se i test daranno buon esito Open Fiber punta ad applicarli su tutta la propria rete dotando quindi l’Italia di un sistema di monitoraggio che mimando il funzionamento del sistema nervoso sarebbe in grado di rilevare movimenti sismici lungo tutta la tratta monitorata. E potrebbe anche fungere da sistema di allerta precoce sui terremoti (Earthquake Early Warning) segnalando scosse di terremoto imminenti prima dell’arrivo delle onde sismiche”.