Si è svolto nei mesi scorsi tenuto l’International Forum for Agricultural Robotics (FIRA), evento annuale che riunisce i principali esperti e attori del settore della robotica agricola. L’obiettivo dell’incontro è quello di promuovere lo sviluppo e l’adozione di soluzioni robotiche innovative per l’agricoltura sostenibile.
L’esposizione conta 35 robot, 25 dimostrazioni sul campo, più di 80 espositori e oltre 1700 partecipanti. Questi numeri risultano il doppio dell’anno precedente, testimoniando una crescente importanza della manifestazione e dell’interesse nei confronti della robotica agricola.
Un campo che ha conosciuto notevole sviluppo con l’avvento dell’AI è l’agricoltura di precisione, un approccio al mondo agricolo che usa dati e tecnologie per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto sull’ambiente. Alla FIRA sono state presentate delle macchine per l’impollinazione meccanica di precisione, consistenti in un sistema di ventole appositamente studiate per la movimentazione del polline e montate su un veicolo trainato. Queste innovazioni consentiranno di impollinare i migliori genotipi selezionati e rappresentano una importante soluzione per la gestione di eventi metereologici anomali o casi di fioritura non sincronizzata.
Vi sono poi robot che assomigliano in tutto e per tutto a trattori automatici che, senza bisogno dell’intervento umano, possono svolgere una grande varietà di operazioni agricole. Sono equipaggiati con sistemi per l’irrigazione dei campi, anch’essi automatici. La strategia ibrida di gestione dell’energia, in combinazione con la frenata rigenerativa ed un pacco batterie all’avanguardia, permettono l’utilizzo del robot per periodi prolungati.
In conclusione, la tecnologia robotica agricola è ancora in fase di sviluppo, ma ha il potenziale di trasformare il settore agricolo. L’aumento dell’interesse e dell’adozione di questa tecnologia suggerisce che il futuro dell’agricoltura sarà sempre più automatizzato.
SF