Il deputato socialista Arthur Delporte presenterà a marzo 2023 in Parlamento una proposta di legge che mira a regolare il mestiere degli influencer. In particolare, è stata presa di mira la maggiore fonte di guadagno di questo lavoro, vale a dire le sponsorizzazioni.
Secondo una stima in Francia ci sono circa 150mila influencer. Il 60% di loro violerebbe le norme sulla pubblicità e i diritti dei consumatori: alcuni sono stati accusati di essere poco trasparenti, altri di incentivare l’acquisto di prodotti senza prima assicurarsi della loro validità.
Questi problemi sono in parte dovuti al fatto che quella dell’influencer non è ancora una professione giuridicamente riconosciuta e quindi non ha regole proprie. Ci si inizia a rendere conto però che si tratta di un grosso sbaglio visto che quello degli influencer è ormai un giro multimilionario. Non è possibile definire con certezza quanto questi ultimi siano in grado di influenzare l’intenzione d’acquisto dei loro followers. È certo però che la metà della popolazione francese compie acquisti su internet, più precisamente dal proprio telefono.
Uno dei più attivi sul tema è stato il Ministro dell’economia Bruno Le Maire, che ha lanciato una consultazione popolare dove chiedeva proposte per ‘’inquadrare meglio gli influencer’’. Al momento non si sa ancora molto sulla proposta di legge. Si parla dell’istituzione di un albo professionale, di una definizione giuridica della professione e anche di un codice deontologico di buona condotta da seguire.
Altro obiettivo è quello di creare accordi con i social network in modo tale che sia più facile per i consumatori segnalare comportamenti scorretti e truffe. Si vuole evitare la sponsorizzazione di interventi chirurgici (in particolare quelli estetici), farmaci e investimenti rischiosi come criptovalute e scommesse.
In attesa della legge l’Unione delle professioni dell’influenza e dei creatori di contenuti (Umicc) imporrà alcune regole di condotta e una residenza fiscale in Francia.
Non è la prima volta che in Francia si pone tanta attenzione al tema. L’agenzia del governo per la concorrenza e la tutela dei consumatori nel 2021 aveva fatto una multa di 20mila euro ad un’influencer francese per una pubblicità non dichiarata sui bitcoin. Casi come questo hanno attirato sempre di più l’attenzione da parte dei media e non solo. Ad oggi si è arrivati ad una vera e propria proposta di legge.
Anche in Italia ci sono alcune ‘’regole’’ da seguire per gli influencer. Bisogna sempre rendere chiaro il fatto che un video o una foto abbiano fini commerciali. Lo scopo pubblicitario deve essere sempre esplicitato attraverso hashtag come ‘’ad’’ o ‘’suppliedby’.
(G.S)