Come fa notare Google, che ha pensato ad alcune soluzioni, “immaginate di pianificare di andare in un posto nuovo, di fare il viaggio per raggiungerlo e di arrivare per poi rimanere bloccati all’esterno, non potervi sedere con la famiglia o non poter accedere alla toilette”. L’idea della funzione “Luoghi accessibili”, attiva in oltre 40 milioni di luoghi nel mondo, Italia compresa, è proprio quella di evitare tutto questo.
Attivando l’impostazione “Luoghi accessibili” nell’app Google Maps, sul profilo di una determinata attività verrà visualizzata l’icona di una sedia a rotelle se l’ingresso è accessibile o un simbolo barrato se invece non lo è. “Per aiutarvi a pianificare i futuri spostamenti – spiega il team di Google – potete vedere se un determinato locale ha posti a sedere, servizi igienici e parcheggio accessibili. Grazie alle informazioni fornite dai proprietari delle attività commerciali e ai contributi della comunità di Google Maps, questa funzione può essere utile anche se si vogliono evitare le scale perché si ha un passeggino, un bagaglio o si utilizza un carrello”.
Ovviamente, gran parte delle informazioni sono fornite dai proprietari delle varie attività commerciali, ma non solo: le singole persone possono contribuire accedendo alla pagina su Maps di un locale, cliccare “Informazioni” e poi “Modifica caratteristiche.” “Luoghi accessibili” nasce grazie al supporto di oltre 120 milioni di Local Guides e dei proprietari di attività commerciali di tutto il mondo, che hanno inviato oltre un miliardo di aggiornamenti sull’accessibilità delle sedie a rotelle alla piattaforma di navigazione.
L’azienda ha anche sottolineato che l’arrivo di Luoghi accessibili in tutti i Paesi del mondo, e non solo in Australia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, dove è presente dal 2020, è “una pietra miliare nel nostro viaggio per costruire una mappa migliore, sempre più inclusiva e più utile per tutti”.
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