Gli hacker, attraverso un malware di tipo trojan horse nascosto all’interno di programmi contenenti virus, possono entrare nei computer degli utenti e accedere a tutte le componenti hardware, tra cui le webcam. Il camfecting è un fenomeno tanto pericoloso quanto diffuso e riguarda proprio la tecnica utilizzata dagli hacker per impossessarsi delle webcam, comandandole da remoto.
La possibilità che un hacker gestisca la webcam di un utente a sua discrezione è molto pericolosa per la privacy, in quanto potrebbe spiare l’utente quando vuole. L’hacker potrebbe monitorare i movimenti dell’utente all’interno dell’abitazione, scoprire abitudini e orari. Ancora peggiore il caso in cui vengano registrati video e audio dalla webcam che potrebbero riguardare momenti intimi o comunque privati e che potrebbero essere poi utilizzati per ricattare la vittima.
Non esistono strumenti che garantiscano con certezza quando una webcam sia stata hackerata. L’unico modo che gli utenti hanno per fare una verifica è mettersi in guardia nel caso in cui il LED della webcam si accenda quando non dovrebbe, ossia quando non si utilizzano programmi e servizi che richiedono la connessione video.
Per proteggersi possono essere prese delle utili e funzionali precauzioni come installare un buon antivirus o utilizzare dei software specifici che controllano il funzionamento della webcam avvisando l’utente nel caso ci siano tentativi di intrusione. Altre accortezze potrebbero essere quelle di impedire l’accesso alla webcam ai programmi per il cui utilizzo non è fondamentale o semplicemente coprire la webcam con del nastro adesivo o con accessori specifici.
(S.F.)