La diffusione di questi video, condivisi senza consenso, può avvenire a scopo vendicativo (ad esempio, per punire l’ex partner dopo la rottura del rapporto amoroso), per ricattare, denigrare o bullizzare pubblicamente qualcuno. Si tratta, quindi, di una pratica che può lasciare segni indelebili a livello psicologico, sociale e, in alcuni casi, fisico sulla pelle delle vittime. È dunque molto importante riflettere su come prevenire e difendersi da questo fenomeno, purtroppo, sempre più comune; così, il Garante per la protezione dei dati personali ha dato delle indicazioni utili per contrastare il fenomeno.
Bisogna essere consapevoli e prudenti, poiché spesso sono gli stessi interessati che immettono i propri dati nel circuito di messagistica e social network, rendendone impossibile la cancellazione.
Inoltre, bisogna proteggere i dati personali presenti nei propri dispositivi utilizzando adeguate misure di sicurezza: ad esempio, una password che protegga le cartelle nelle quali conserviamo i file, un sistema di crittografia che renda intelligibili i nostri messaggi, un sistema antivirus e anti-intrusione per dispositivi esterni. È altresì importante proteggere dati e file riguardanti altre persone, pertanto bisogna evitare, qualora ci venissero inviati, di condividere immagini o filmati a contenuto sessuale delle stesse, bensì cancellare e segnalare il comportamento alla Polizia Postale.
È possibile che fenomeni di questo tipo coinvolgano, purtroppo, anche i minori, sia come vittime che come destinatari di contenuti. I genitori, dunque, devono monitorare l’utilizzo dei dispositivi da parte dei propri figli piccoli, soprattutto quando sono da soli e spiegare loro con chiarezza perché è bene evitare di interagire con sconosciuti, diffondere informazioni personali e, ovviamente, video o foto personali a contenuto sessuale o inviate da altri.
Nel caso si abbia un fondato timore che immagini o video personali a sfondo sessuale possano essere condivisi senza il proprio consenso, è possibile presentare una segnalazione al Garante ai sensi degli art. 144-bis del Codice in materia di protezione dei dati personali e 33-bis del regolamento n. 1/2019 del Garante (utilizzando l’apposito form reso disponibile nel sito istituzionale dell’Autorità e trasmettendo le immagini o i contenuti sessualmente espliciti dalla cui divulgazione ci si intenda tutelare).
F.S.