L’intelligenza artificiale (AI) applicata al settore legale non costituisce una minaccia, ma offre piuttosto l’opportunità di rendere i servizi degli studi legali più veloci ed efficienti. La vera fonte di preoccupazione per i professionisti è invece la Generative AI (GenAI), un tipo avanzato di intelligenza artificiale capace di creare contenuti autonomamente, con il rischio potenziale di errori dovuti alla sua elevata autonomia.
L’AI nel settore legale trova molteplici applicazioni: dalla ricerca giuridica alla produzione di documenti, e l’adozione di queste tecnologie permette di risparmiare notevolmente tempo nelle varie attività. La Generative AI, in particolare, rappresenta una risorsa importante per gli studi legali, che devono rimanere competitivi rispetto a quelli che già la utilizzano, rispondendo così meglio alle esigenze dei clienti.
Con il crescente uso di queste tecnologie, diventa fondamentale stabilire principi etici e linee guida per il loro utilizzo, affinché l’AI sia conforme al codice deontologico. Questo approccio regolamentato riduce i rischi e aumenta la fiducia dei clienti verso i nuovi strumenti legali tecnologici.
Questi argomenti saranno affrontati durante l’evento “L’AVVOCATO MUTATO – Come il progresso ha inciso sulla professione”, venerdì 22 novembre 2024 presso Bistruccio Workness. Sarà un evento dal vivo e su Meet e ci saranno 40 posti disponibili in presenza per il pranzo.
L’evento “L’avvocato mutato” è promosso dall’Associazione Futuro Forense e sarà aperto dai saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, l’Avvocato Antonino La Lumia. Poi prenderà la parola l’Avvocato Claudio Acampora (Presidente Associazione Futuro Forense, ndr) che coordinerà la conferenza.
Durante questo pranzo ci saranno diversi ospiti tra cui avvocati, giornalisti e professori universitari. Ci sarà anche l’intervento del Professor Ruben Razzante in merito a “IA e sviluppo sostenibile delle professioni”.
M.P.