Secondo l’ultimo report GreenItaly, elaborato da Unioncamere e Symbola, ci sarà una richiesta di almeno 2,2 milioni di nuovi esperti che siano in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili e di 2 milioni in grado di saper utilizzare il digitale.
Come mostrano, infatti, anche le previsioni a medio termine (2021-2025) del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, ecosostenibilità e digitalizzazione sono tra i principali fattori di trasformazione per il mondo del lavoro.
Già nell’ultima parte del 2021, emerge dalle informazioni Excelsior sul IV trimestre, le imprese hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa, e a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà grazie all’attuazione delle misure previste nel Pnrr.
“Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici”, spiegano da Unioncamere.
Di conseguenza, in questa fase sono soprattutto i percorsi formativi Stem, in particolare le diverse lauree in ingegneria, quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni: “Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green emergono il diploma di tecnico superiore (Its) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura”.
Le competenze digitali sono di particolare rilievo nei profili professionali ICT, analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi, ingegneri energetici e meccanici, disegnatori industriali. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.
Tornano preponderanti in ambito formativo anche i percorsi STEM (acronimo di Science, Tecnology, Engeneering, Mathemathic) e le lauree in ingegneria.
In linea con il processo di digitalizzazione e innovazione che sta coinvolgendo ogni settore, competenze digitali sempre più importanti saranno richieste a tutti i lavoratori: ecco dunque che anche professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e all’accoglienza e addetti alla contabilità dovranno dimostrare di averne.
Questo fenomeno sempre più pervasivo in tutti i settori dell’economia interesserà non solo nuovi green jobs, ma anche occupazioni esistenti. Per esempio, anche per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero).
Il processo di digitalizzazione si sta, dunque, diffondendo in due principali direttrici: da un lato il passaggio al digitale di sistemi di lavoro e attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall’altro una forte spinta all’innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un’ampia fascia della popolazione.