L’iniziativa, chiamata ‘’Take your time for the original signs’’ è stata presentata lunedì 30 gennaio dal sindaco Luigi Brugnaro, da Matteo Bonete, partner di PwC Italia e da Alberto Bozzo, direttore dello sviluppo di mercati di Vela Spa. Questa novità mira ad investire sulle nuove generazioni, quelle già a conoscenza del Metaverso e su chi mira ad addentrarsi nel mondo delle novità tecnologiche.
Vi sono infatti diverse proposte per coinvolgere tutti. Alla generazione Z verranno offerte 2 maschere per i propri avatar e 4 ‘’skin’’, abiti che l’alter ego può acquistare e aggiungere al proprio guardaroba.
Ai millenials, meno presenti nel Metaverso ma molto più sui social, saranno dati 6 nuovi filtri Instagram.
Il Carnevale ha pensato anche a chi non è pratico né di mondi virtuali né di social, dando loro un ‘’ponte’’ tra le due dimensioni. Avvalendosi della tecnologia “digital hologram” sono stati stampati su alcune cartoline dei Qr code che una volta inquadrati con i propri cellulari faranno apparire la maschera “original signs” di fronte a sé.
‘’È stato centrato l’obiettivo che avevamo: guardare al futuro’’ – ha commentato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
Da sempre il Carnevale di Venezia con i suoi costumi e le sue maschere oltre ad offrire occasioni di svago onora il passato. In un periodo in cui l’avanzamento tecnologico è diventato imprescindibile nelle vite di tutti lo scopo è quello di accettare la sfida del Metaverso ed entrare a far parte di questo mondo, senza cambiare quelli che sono i tratti principali della tradizione veneziana.
Sarà questa un’occasione per rendere il Carnevale di Venezia ancor più popolare nel mondo. Tutti infatti potranno prenderne parte e mascherare le proprie identità digitali.
La voglia di scoprire il Metaverso per i veneziani non finisce qui, infatti il sindaco ha aggiunto che il Carnevale sarà solo il debutto della città nel mondo delle realtà virtuali. L’obiettivo finale è quello di ricostruire la storia della città nel Metaverso, per far conoscere davvero Venezia e far scoprire come è nata. Si cercherà di far incontrare la cultura e l’innovazione, propria dei nostri giorni.
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