Nel 2020 il fondatore ed ex ceo di Twitter affermava che, probabilmente, la funzione di modifica non sarebbe «mai arrivata». Nel corso dell’ultimo anno, però, le cose sono cambiate e la piattaforma ha comunicato la propria volontà di lavorare alla funzione “modifica tweet”.
Il bottone sarà disponibile nei prossimi mesi, ma solo per gli abbonati a Twitter Blue, la versione a pagamento del social network che presenta template esclusivi, immagini personalizzabili e una modalità di lettura aggregata dei thread.
Fino ad ora le possibilità per correggere un errore erano soltanto due: eliminare il tweet e rifarlo da zero, oppure aggiungerne un nuovo a commento del precedente – questa la pratica considerata preferibile e maggiormente accettata dalla community. La funzione “modifica tweet” permetterà all’utente di riguardare il testo prima che questo sia effettivamente visibile al pubblico, ma soltanto per un breve lasso di tempo (tra 5 e 60 secondi).
Un edit molto diverso da quello che gli utenti utilizzano per Facebook e Instagram. Su queste piattaforme, infatti, è possibile modificare un post anche dopo la sua pubblicazione, in qualunque momento. Per Twitter è diverso perché il social non è una galleria fotografica online, ma vuole restituire una sorta di moderna istantanea, un “qui e ora” che deriva dalla consapevolezza che, una volta pubblicato, il tweet resta fedele alla sua prima scrittura. La piattaforma spiega: «senza elementi come il limite di tempo, i controlli e la trasparenza relativa a ciò che viene modificato, la funzione potrebbe essere utilizzata in maniera impropria per modificare lo sviluppo di una conversazione pubblica. La tutela dell’integrità della discussione pubblica è la nostra priorità assoluta mentre ci apprestiamo ad intraprendere il lavoro».
Twitter, infatti, è usato dagli utenti per seguire le news e da diversi media per raccogliere le dichiarazioni di personalità e organizzazioni. Senza limiti, questa novità avrebbe degli impatti negativi sull’informazione. Se un giornale parlasse di un tweet e questo venisse successivamente modificato in modo sostanziale, sarebbe necessario, per il dovere di cronaca, riscrivere il pezzo. Ma i danni peggiori li subirebbero gli utenti della piattaforma, quelli che hanno messo like o condiviso il post e poi troverebbero sul proprio profilo un tweet stravolto rispetto alle ragioni che avevano spinto a rilanciarlo in partenza.
Twitter ha studiato «come creare la funzione Edit in modo sicuro sin dallo scorso anno e come pianificare i test nei prossimi mesi».