Come è cambiata la professione del commercialista in questa fase di emergenza Covid-19?
In realtà, a mio avviso, la professione del commercialista durante il Covid non è cambiata. E’ emerso, invece, in modo evidente il ruolo di consulente strategico in ambito economico che il commercialista svolge e che, in precedenza, forse, era dato più per scontato e, quindi, poco valorizzato.
In tutto questo periodo, infatti, pochi sono stati gli Studi realmente chiusi, mentre è mutata, come in tutti gli ambiti, l’organizzazione interna del lavoro con la preferenza, ove possibile, dello smart working e delle videoconferenze. In questo senso, forse, si è acquisita una maggiore capacità di far ricorso a strumenti che, in precedenza, venivano utilizzati solo in modo molto marginale.
Il posticipo delle scadenze fiscali deciso dal governo sta rivoluzionando anche i calendari delle vostre attività professionali?
Purtroppo ci siamo abituati! Quello che, a mio avviso, ha reso complesso il nostro lavoro è stata ed è l’incertezza delle disposizioni e le difficoltà interpretative. Dell resto noi come categoria avevamo chiesto un rinvio globale delle scadenze proprio per evitare il susseguirsi delle circolari dell’Agenzia delle Entrate a chiarimento dei quesiti che le norme di volta in volta generavano.
Pensi che una circolare è stata emessa il giorno di Pasquetta.
Siamo, invece, preoccupati del cumulo di pagamenti previsti per giugno ed auspichiamo un intervento legislativo che supporti le imprese e le famiglie in questo difficile momento.
Può farci qualche esempio concreto?
Ad esempio sia nel decreto Cura Italia (Decreto-legge n. 18 del 2020) che nel decreto Liquidità (Decreto-legge n. 23 del 2020) i pagamenti legati agli avvisi bonari non sono tra quelli oggetto di sospensione. La lacuna non è stata colmata da nessuno dei due decreti emanati a fronte delle difficoltà economiche in cui versano le imprese ed i contribuenti in questo periodo emergenziale legato al Covid-19 che tra l’altro ha portato con se anche provvedimenti di chiusura delle attività, anche se pian piano alcune di esse iniziano a riaprire. Mi riferisco alla disposizione contenuta all’art. 21 del decreto liquidità, con il quale il legislatore, consente di considerare regolarmente effettuati i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni con scadenza il 16 marzo 2020, prorogati al 20 marzo 2020 per effetto dell’articolo 60 del Decreto “Cura Italia”, se eseguiti entro il 16 aprile 2020, senza il pagamento di sanzioni e interessi.
Tenga poi conto, in altro ambito che anche la sospensione dei mutui non è per tutti, ma sono previsti specifici ambiti di applicazione.
La digitalizzazione ha modificato il modo di lavorare di milioni di italiani. Come è cambiata la giornata tipo di un commercialista?
Credo che l’emergenza sanitaria abbia evidenziato l’utilità della digitalizzazione come percorso di efficienza nel lavoro ed in questo senso anche per noi è stata una svolta importante così come penso che sia solo l’inizio di un vero e proprio cambiamento anche nella gestione del proprio tempo. La difficoltà è orientarsi fra i molti prodotti offerti in questo ambito ed attuare le scelte più idonee per l’organizzazione del proprio studio.
L’Ordine che lei presiede sta varando iniziative, anche a livello formativo, per tenere vivo il dialogo con i suoi iscritti anche in modalità da remoto? Se si, quali in particolare?
In realtà fin dal 2017 abbiamo avviato un percorso di maggior utilizzo della piattaforma on line per la realizzazione di e-learning. Con “il Covid” abbiamo avviato, un format che prevede delle dirette sul nostro canale ODCEC web Tv nelle quali affrontiamo temi di attualità di interesse per i colleghi e non solo.
Il risultato è che in poco più di un mese abbiamo superato in globale le 200.000 visualizzazioni e credo che sia anche perchè poter avere notizie presso una fonte autorevole come un Ordine professionale sia sentita come esigenza, anche tenendo conto delle molte fake news che anche in materia economica girano sui social.
Stiamo anche intensificando le opportunità di formazione a Km O, ovvero in modalità e-learning.
Come vede l’uscita dall’emergenza per la categoria dei commercialisti?
Credo che dobbiamo aspettarci un periodo veramente complesso perchè da un lato, come ho in precedenza accennato, siamo chiamati ad essere protagonisti nel supportare il tessuto italiano nel percorso di uscita da questa terribile crisi economica, dall’altra temo che noi stessi subiremo una inevitabile incertezza finanziaria in relazione ai flussi di incasso . Già oggi, come è ovvio, molti clienti hanno sospeso i pagamenti a seguito del blocco delle attività mettendo in difficoltà diversi colleghi.. Auspico che negli interventi a fondo perduto il Legislatore si ricordi anche delle categorie professionali.