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“L’AI PUÒ GIOVARE ALLE AZIENDE E ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”

Lo dichiara Vincenzo Conti, professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università KORE di Enna e coordinatore del Corso di Laurea Magistrale di "Ingegneria dell'Intelligenza Artificiale e della Sicurezza Informatica", intervistato da noi sull'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale

by Redazione
18 Marzo 2024
in Ai, Scuola e università, Soluzioni AI
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“L’AI PUÒ GIOVARE ALLE AZIENDE E ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”
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Da mesi stiamo dedicando ampio spazio all’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale e dunque abbiamo deciso di promuovere un confronto tra alcuni docenti titolari di insegnamenti collegati a questa nuova frontiera della trasformazione digitale.

Oggi pubblichiamo l’intervista del Professor Vincenzo Conti dell’Università KORE di Enna presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura e coordinatore del Corso di Laurea Magistrale di “Ingegneria dell’Intelligenza Artificiale e della Sicurezza Informatica”, ascoltato da noi sull’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale.

  1. In qualità di coordinatore del corso di laurea in Ingegneria dell’Intelligenza Artificiale e della sicurezza informatica, potrebbe descrivere come valuta lo stato attuale dell’Intelligenza Artificiale e quali crede possano essere le sue declinazioni nell’ambito della sicurezza informatica?

Attualmente, lo stato dell’Intelligenza Artificiale è caratterizzato da progressi significativi in molteplici settori, inclusi il riconoscimento vocale, la visione computerizzata, l’apprendimento automatico e la generazione del linguaggio naturale. Questi sviluppi hanno avuto un impatto notevole su vari settori, compresa la sicurezza informatica.

Nell’ambito della sicurezza informatica, l’AI svolge un ruolo cruciale in diverse aree. Ecco alcune delle sue principali declinazioni:

  • Rilevamento delle minacce: gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare modelli di comportamento anomalo per individuare attività sospette o minacce cibernetiche. Questo approccio permette di rilevare in modo più tempestivo attacchi informatici prima che causino danni significativi;
  • Analisi delle vulnerabilità: l’AI può essere utilizzata per identificare e analizzare le vulnerabilità nei sistemi informatici. Attraverso l’analisi automatica del codice e dei dati, è possibile individuare potenziali falle di sicurezza prima che vengano sfruttate dagli attaccanti;
  • Autenticazione e autorizzazione avanzate: sistemi basati su AI possono implementare meccanismi di autenticazione più sofisticati, come il riconoscimento biometrico o l’analisi del comportamento dell’utente, migliorando così la sicurezza degli accessi;
  • Risposta agli incidenti: l’AI può migliorare la capacità di risposta agli incidenti cibernetici, automatizzando processi come l’isolamento delle reti compromesse o la mitigazione degli attacchi in corso;
  • Sviluppo di malware avanzato: è importante notare che l’AI può anche essere utilizzata dai criminali informatici per sviluppare malware più sofisticati e adattabili, rendendo necessaria una costante evoluzione delle difese.

Per valutare lo stato attuale dell’AI in sicurezza informatica, è fondamentale bilanciare l’ottimizzazione delle difese con la consapevolezza dei rischi emergenti. Inoltre, è cruciale continuare a sviluppare nuove strategie e tecnologie per contrastare le minacce in evoluzione nel panorama della sicurezza informatica.

  1. Per quanto riguarda il medical imaging e nello specifico lo sviluppo di sistemi di supporto alla diagnosi medica, come crede che l’AI possa giovare a questo settore?

L’Intelligenza Artificiale ha un enorme potenziale nel campo del medical imaging, soprattutto nello sviluppo di sistemi di supporto alla diagnosi medica. Ecco alcuni modi in cui l’AI può giovare a questo settore:

  • Diagnosi più veloce ed accurata: gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare immagini mediche, come radiografie, risonanze magnetiche e tomografie computerizzate, con una velocità e una precisione maggiori rispetto agli esseri umani. Ciò può portare a diagnosi più tempestive e accurate;
  • Individuazione precoce di patologie: l’AI può identificare segnali e pattern che potrebbero sfuggire all’occhio umano, consentendo la rilevazione precoce di patologie e condizioni mediche. Ciò è particolarmente importante per aumentare le possibilità di successo dei trattamenti;
  • Personalizzazione del trattamento: l’analisi avanzata delle immagini può contribuire a personalizzare i piani di trattamento in base alle caratteristiche specifiche del paziente. Questo approccio può migliorare l’efficacia del trattamento e ridurre gli effetti collaterali.
  • Ottimizzazione delle risorse: gli algoritmi intelligenti possono aiutare a ottimizzare l’uso delle risorse sanitarie, consentendo una distribuzione più efficiente dei tempi e delle competenze degli operatori sanitari;
  • Sviluppo di nuove tecniche diagnostiche: l’AI può contribuire allo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche, aprendo la strada a strumenti di imaging più avanzati e a nuovi approcci nella medicina diagnostica;
  • Integrazione con altre fonti di dati: l’AI può integrare dati provenienti da diverse fonti, come immagini mediche, record clinici e dati genomici, fornendo una visione più completa della salute di un paziente e supportando decisioni diagnostico-terapeutiche più informate.

Tuttavia, è essenziale affrontare sfide come la necessità di dataset di addestramento rappresentativi e diversificati, la trasparenza degli algoritmi e l’integrazione efficace di queste tecnologie nei processi clinici. La collaborazione tra professionisti medici e esperti in AI è fondamentale per garantire il successo e l’adozione responsabile di queste tecnologie nell’ambito del medical imaging.

  1. Come ritiene che l’utilizzo dell’AI all’interno di aziende IT e amministrazioni pubbliche e private possa aiutare nell’analisi e nell’utilizzo di grandi moli di dati in modo sicuro?

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale all’interno di aziende IT e amministrazioni pubbliche e private può apportare numerosi benefici nell’analisi e nell’utilizzo sicuro di grandi moli di dati. Ecco alcuni modi in cui l’AI può contribuire in questo contesto:

  • Analisi predittiva: gli algoritmi di machine learning possono analizzare grandi quantità di dati storici per identificare pattern e trend, consentendo previsioni più accurate. Ciò è particolarmente utile per le aziende IT e le amministrazioni pubbliche nel prevedere andamenti futuri e prendere decisioni basate su dati;
  • Sicurezza informatica: l’AI può essere impiegata per monitorare costantemente i sistemi IT alla ricerca di comportamenti anomali che potrebbero indicare un attacco informatico. L’analisi comportamentale avanzata può contribuire a identificare minacce in tempo reale e ad adottare misure preventive;
  • Automazione dei processi: l’AI può automatizzare numerosi processi, aumentando l’efficienza e riducendo la dipendenza da attività manuali suscettibili di errori. Questo è cruciale per gestire grandi volumi di dati in modo più rapido ed efficiente;
  • Personalizzazione dei servizi: l’analisi avanzata dei dati può aiutare a comprendere meglio le esigenze e le preferenze degli utenti, consentendo alle aziende e alle amministrazioni di offrire servizi personalizzati e mirati;
  • Gestione delle risorse: l’AI può ottimizzare l’utilizzo delle risorse, pianificando in modo intelligente la distribuzione dei carichi di lavoro e riducendo gli sprechi. Ciò è particolarmente rilevante per le aziende IT e le amministrazioni pubbliche che gestiscono grandi quantità di dati e risorse;
  • Analisi dei sentimenti: gli algoritmi di analisi del linguaggio naturale possono essere utilizzati per monitorare i sentimenti e l’opinione pubblica attraverso i dati testuali, permettendo alle aziende e alle amministrazioni di adattare le strategie e le politiche in risposta alle esigenze e alle aspettative della società;
  • Privacy e sicurezza dei dati: l’AI può essere impiegata per migliorare la sicurezza e la privacy dei dati, implementando tecniche avanzate di crittografia, controllo degli accessi e riconoscimento delle anomalie.

Tuttavia, è importante affrontare le sfide legate all’etica, alla trasparenza e alla sicurezza nell’implementazione dell’AI per garantire che l’utilizzo dei dati avvenga in modo responsabile e conforme alle normative vigenti.

  1. Qual è la sua opinione sull’evoluzione del ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel tempo? Potrebbe identificare i momenti cruciali di questa evoluzione e spiegarci come pensa che abbiano influenzato il panorama attuale dell’AI?

L’evoluzione del ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel tempo è stata straordinaria e ha attraversato diversi momenti cruciali che hanno plasmato il panorama attuale. Ecco una panoramica dei principali sviluppi e come hanno influenzato l’AI:

  • Le origini e la nascita dell’AI (anni ’50 – ’60): l’AI ha avuto le sue radici nelle ricerche e nelle idee di pionieri come Alan Turing. Negli anni ’50 e ’60, il concetto di AI è stato formalizzato e i primi esperimenti con algoritmi di apprendimento e reti neurali sono emersi;
  • Inverno dell’AI (anni ’70 – ’80): Dopo un periodo iniziale di entusiasmo, l’AI ha affrontato una fase di declino negli anni ’70 e ’80, con il cosiddetto “inverno dell’AI”. Il progresso rallentò a causa di limiti tecnologici, aspettative irrealistiche e finanziamenti ridotti;
  • Rinascita dell’AI con il machine learning (anni ’90 – inizio 2000): il passaggio al paradigma del machine learning ha segnato una svolta. Gli algoritmi basati su dati hanno dimostrato di essere più efficaci, e la disponibilità di grandi set di dati e di capacità di calcolo crescenti ha permesso progressi significativi;
  • Deep learning e neural networks (2010 – in poi): La crescita esponenziale dei dati e l’aumento della potenza di calcolo hanno reso possibili reti neurali profonde, portando a progressi straordinari nel campo del riconoscimento di immagini, del linguaggio naturale e di altri compiti complessi;
  • Applicazioni pratiche e diffusione (2010 – in poi): l’AI è diventata sempre più presente nella vita quotidiana attraverso applicazioni pratiche come assistenti virtuali, riconoscimento facciale, motori di ricerca intelligenti e veicoli autonomi. Le imprese hanno iniziato a integrare soluzioni basate sull’AI per migliorare efficienza e produttività;
  • Etica e regolamentazione (2018 – in poi): con la crescente diffusione dell’AI, si è accentuata l’attenzione sulla necessità di normative e regolamentazioni per garantire un uso etico e responsabile della tecnologia. Questo ha portato ad un maggiore interesse per questioni come la trasparenza degli algoritmi e l’equità nell’AI;
  • Sfide e opportunità future: Attualmente, l’AI continua a evolversi con sfide e opportunità legate a questioni etiche, sicurezza, fiducia e interpretabilità degli algoritmi. Il futuro potrebbe vedere ulteriori progressi in settori come l’AI generativa, l’apprendimento federato e l’integrazione più stretta tra l’AI e le tecnologie emergenti come l’Internet delle cose (Internet of Things – IoT).

In sintesi, l’evoluzione dell’AI è stata caratterizzata da fasi di entusiasmo, sfide e successi. L’interazione tra ricerca, sviluppo tecnologico e applicazioni pratiche ha contribuito a definire il ruolo cruciale che l’AI gioca nel panorama attuale e futuro.

Tags: Intelligenza artificialeIntervistaProfessor Vincenzo ContiUniversità KORE di Enna
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