Nello specifico, la proposta comprende l’approvazione da parte dei genitori sui movimenti online dei minori di 16 anni come gli acquisti oppure il download di applicazioni. I genitori saranno informati dalle piattaforme e avranno l’ultima parola sulla conclusione dell’operazione. I genitori forniscono queste informazioni quando comprano il telefono e configurano l’account dei figli, questa fase si svolge nel pieno rispetto della privacy perché non si dovranno presentare documenti di identità. Così si evita l’eccessiva divulgazione dei dati sensibili.
I sondaggi realizzati da Morning Consult, per Meta, mirano a conoscere i pareri dei genitori europei con almeno un figlio minorenne circa una nuova legislazione che permetterebbe loro di approvare o meno le azioni compiute dai figli. I risultati mostrano un forte desiderio dei genitori di sapere quello che i figli fanno: il 75% dei genitori gradisce una legislazione che richieda il loro consenso per il download di app degli under 16.
Tutto ciò si sposa perfettamente con il recente lancio degli account per teenager su Instagram, che in Europa saranno attivi nei prossimi mesi. I ragazzi sotto i 16 anni non possono cambiare le impostazioni del profilo senza il benestare di un genitore, mentre quelli sotto i 18 anni avranno chat più rigide in quanto non saranno contattati da sconosciuti.
M.P.
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