Dopo i recenti contrasti tra Meta (proprietaria di Facebook) e le istituzioni australiane riguardo alle normative sulle notizie, il gigante tecnologico ha annunciato la chiusura della sezione ‘Facebook News’ negli Stati Uniti e in Australia a partire da aprile 2024. Questa sezione era stata già eliminata in Francia, Germania e Regno Unito nel 2019, mentre il servizio non è mai stato introdotto in Italia. Negli Usa invece, Meta aveva stretto diversi accordi con i maggiori gruppi editoriali del Paese, quali New York Times e la Cnn (accordi ormai scaduti).
Restava aperto però il fronte australiano. Secondo il governo di Canberra, social come Facebook e piattaforme come Google ricavano un vantaggio pubblicitario dalla diffusione di contenuti gionalistici ed editoriali. Alla luce di questi ricavi, nel 2021, una legge australiana ha obbligato i big della Rete a stringere accordi con le aziende editoriali del Paese.
Meta ha dichiarato che le persone utilizzano Facebook principalmente per connettersi con altri e scoprire interessi personali, non per le notizie, che rappresentano solo una piccola parte del contenuto visualizzato (all’incirca il 3%). La chiusura della sezione ‘notizie’ sulla piattaforma non influirà sulla capacità delle persone di vedere notizie e articoli provenienti da siti esterni; solo non sarà più prevista una sezione dedicata.
Questa decisione è arrivata dopo il conflitto tra Meta e il Primo Ministro australiano Anthony Albanese riguardo al “Codice contrattuale per i news media”, che richiede alle grandi aziende tecnologiche di compensare gli editori per l’uso dei loro contenuti sulle proprie piattaforme web. Meta ha deciso di non rinegoziare gli accordi con gli editori in Australia, portando a critiche da parte delle istituzioni australiane che prevedono perdite significative di finanziamenti e posti di lavoro per gli editori. Per affrontare questa situazione, il premier ha annunciato l’intenzione di adottare misure specifiche contro il gigante tecnologico.
LG