Nel 2019, la Federal Trade Commission degli Stati Uniti (FTC) ha multato TikTok di 5,7 milioni di dollari per violazione della Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), raccogliendo informazioni personali da utenti di età inferiore ai 13 anni senza il consenso dei genitori. Nel 2020, l’app è stata oggetto di ulteriore verifica quando il governo degli Stati Uniti ha considerato l’idea di vietarla per motivi di sicurezza nazionale, anche se questo piano è stato successivamente abbandonato.
TikTok è anche finito sotto accusa in Europa. Nel 2021, l’autorità italiana per la protezione dei dati personali ha ordinato a TikTok di bloccare gli account degli utenti la cui età non può essere verificata. E nel Regno Unito, l’Information Commissioner’s Office (ICO) ha recentemente multato TikTok di 12,7 milioni di sterline per non aver protetto la privacy dei bambini.
L’ICO ha scoperto che TikTok ha permesso a oltre 1,4 milioni di bambini di età inferiore ai 13 anni di utilizzare l’app tra il 2018 e il 2020, nonostante le proprie politiche lo vietino. L’app ha anche trattato i dati dei bambini senza il consenso dei genitori e non ha fornito informazioni sufficienti sulla raccolta e l’uso dei dati. Queste azioni hanno violato il codice di condotta per la protezione dei minori (Children’s Code) del Regno Unito, che stabilisce le regole per i servizi online destinati ai bambini.
In definitiva, TikTok si è impegnato a migliorare le sue politiche e le sue pratiche per proteggere meglio la privacy dei minori. Tuttavia, le violazioni ripetute delle normative sulla privacy hanno sollevato preoccupazioni sull’efficacia di queste promesse.
(F.S)