I gruppi analizzati sono oltre 230 e il più numeroso conta quasi mezzo milione di utenti.
Permesso Negato, organizzazione europea partner di diverse piattaforme tecnologiche, tra cui Meta, Google e TikTok, ha individuato tredici milioni di account italiani attivi nei gruppi Telegram. Il dato fa riferimento a utenti non unici, e Permesso Negato ha stimato una sovrapposizione di utenti tra i gruppi di circa il 65%. I numeri sono in crescita costante dal 2020. L’analisi delle chat ha individuato una notevole presenza di richieste specifiche di materiale pedopornografico.
Molti dei contenuti proposti da questi canali, spiega Permesso Negato, provengono da OnlyFans. Le immagini destinate agli abbonati paganti vengono condivise senza il consenso (e alcuna remunerazione) del creatore o della creatrice di contenuti. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché i gruppi presi in esame condividono frequentemente anche pornografia minorile. L’associazione denuncia “il continuo disinteresse delle Forze dell’Ordine”, lamentando le scarse risorse impiegate nella lotta alla pornografia illegale e agli abusi online.
Le conseguenze sulle vittime possono essere pesantissime, in termini psicologici, sociali e finanziari. Esse spesso tendono infatti ad attribuirsi la responsabilità di quanto accaduto, quando invece il problema centrale è una diffusa mancanza di cultura del consenso.