Il 19 Gennaio Liliana Segre è intervenuta in Senato per la ricostituzione della commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza. La senatrice a vita – presidente nella scorsa legislatura della commissione straordinaria contro razzismo e antisemitismo – ha spiegato in aula le ragioni per cui la presenza della commissione risulta necessaria anche nella nuova legislatura.
Nello scenario sociale attuale l’intolleranza è un fenomeno che si nutre dell’ingiustizia, soprattuto economica, per esasperare le apparenti diversità. A pagarne il prezzo sono le minoranze etniche, religiose, sessuali e anche le donne, portatrice di minori diritti sul fronte lavorativo, salariale e della partecipazione alla vita pubblica.
La rete e i social media, in un contesto di sostanziale impunità, hanno spesso costituito una cassa di risonanza per campagne d’odio, di denigrazione, di incitamento alla violenza e alla discriminazione. Negli ultimi mesi del 2022 la diffusione dell’hate speech e di fake news è stata amplificata da una crisi delle grandi piattaforme che, impegnate a gestire le politiche di esodo dei lavoratori, hanno attuato un minore controllo sui contenuti discriminatori.
Come afferma Liliana Segre, “non ci può essere libertà di espressione senza il rispetto dell’altro, della libertà altrui di essere e di esprimere la propria personalità in un ambiente virtuale e reale, libero da aggressioni e discriminazioni: libertà e dignità insieme”. […] La nostra bussola dovrà essere sempre la Costituzione repubblicana, il lavoro di scavo e conoscenza in materia dei discorsi di odio dovrà svolgersi nel rispetto della Carta e servirà anche ad attuarla, estendendo inclusione e diritti sociali e civili, avendo consapevolezza che esiste un nesso tra malessere sociale e utilizzo dei discorsi di odio”.
La ricostituzione della commissione straordinaria è stata approvata all’unanimità in Senato che ottiene 157 senatori su 157.
La commissione sarà composta da 20 membri e avrà compiti di osservazione, studio e iniziativa per l’indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di caratteristiche quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche. Questo verrà fatto con l’ausilio di strumenti validi per tutelare le vittime dei crimini d’odio e garantire un’adeguata conoscenza del fenomeno, finora sottostimato, attraverso una raccolta dati mirata.
Indirettamente, la presenza di una commissione dedicata permetterà di diffondere quelle buone pratiche che, insieme alle istituzioni scolastiche e universitarie, mirano a favorire un’educazione critica, fondata sul rispetto delle differenze individuali e di gruppo come mezzo per prevenire episodi violenti, motivati da pregiudizi in ambito familiare, scolastico ed anche sociale.
(C.D.G.)