L’idea di privacy, nella sua corretta accezione, rappresenta un segnalatore importante della organizzazione sociale, giuridica, valoriale del nostro tempo. Il diritto alla riservatezza, inteso come diritto ad essere lasciati soli e tutelare la vita intima da ingerenze varie, ha assunto nel tempo un profilo sempre più connesso alla tutela della dignità della persona.
Il diritto alla protezione dei dati personali riconosciuto come fondamentale nella Carta europea dei diritti dell’uomo e costituzionalizzato dal Trattato di Lisbona deve far oggi i conti con la sfida più difficile e complessa posta dalla rete e dalle nuove tecnologie della comunicazione.
In merito all’età di utilizzo di piattaforme social quali WhatsApp, Snapchat, Telegram, Instagram e TikTok è importante ricordare che dal 2018 l’età minima per esprime il consenso al trattamento dei propri dati in Italia è stata portata dall’art.2 del GDPR a 14 anni. Dopo questo adeguamento il minore di almeno quattordici anni può esprimere il consenso al trattamento dei propri dati personali in relazione all’offerta diretta di servizi della società dell’informazione, mentre il trattamento dei dati personali del minore di età inferiore a quattordici anni è lecito a condizione che il consenso sia prestato o autorizzato da chi esercita la responsabilità genitoriale.
Comunicazione con persone conosciute: i genitori dovrebbero incoraggiare i loro figli a comunicare solo con persone che conoscono nella vita reale. Inoltre, dovrebbero evitare di condividere informazione personali, come il loro numero di telefono o la loro posizione, con sconosciuti.
Attenzione ai messaggi sospetti: i genitori dovrebbero insegnare ai loro figli a prestare attenzione ai messaggi sospetti, come quelli che chiedono informazioni personali o che sembrano troppo buoni per essere veri. Inoltre, dovrebbero incoraggiarli a non rispondere a messaggi di spam o catene di Sant’Antonio.
Particolare menzione per Snapchat che offre una serie di importazioni di privacy che gli utenti possono utilizzare per proteggere le loro informazioni personali. Gli utenti possono scegliere di nascondere il proprio nome utente, la propria foto profilo e la propria posizione geografica, nonché di bloccare i contatti indesiderati.
Tutte le applicazioni di comunicazioni hanno la possibilità di salvare i dati sul proprio cloud (funzione Backup). Importante dunque prevedere per i propri account Gmail (Google Drive) e iCloud (Apple iCloud) la verifica in due passaggi possibilmente con Token o App di autentificazione.
Nel caso in cui ci siano dati particolarmente sensibili, il suggerimento è di utilizzare come APP alternativa “Signal” ritenuta ancora oggi uno dei sistemi di messaggistica più sicuri e rispettosi della privacy.
(V.M)