C’è un volto sempre più subdolo del telemarketing selvaggio: lo spoofing. Una pratica che falsifica il numero del chiamante per trarre in inganno gli utenti, indotti a rispondere a telefonate truffaldine che si mascherano da contatti affidabili.
Oggi Agcom decide di agire contro questo fenomeno. Con la delibera n. 457/24/CONS, approvata il 13 novembre 2024 e culminata nel nuovo Regolamento pubblico a fine aprile, l’Autorità per le comunicazioni introduce misure stringenti per tutelare i cittadini.
La priorità è chiara: bloccare le chiamate dall’estero che appaiono come numeri italiani, spesso usati per frodi o vendite aggressive. Gli operatori di telecomunicazioni saranno obbligati a interrompere le comunicazioni con i numeri contraffatti, prima quelli fissi (entro tre mesi) e poi quelli mobili (entro sei mesi).
Per completare il pacchetto di misure, Agcom chiede agli operatori di telemarketing di utilizzare numeri visibili e richiamabili e di presentarsi chiaramente all’avvio della chiamata. L’obiettivo è duplice: rendere immediatamente riconoscibili le chiamate lecite e smascherare più facilmente quelle truffaldine.
“Contiamo su una tempestiva applicazione da parte degli operatori”, dichiara il presidente Giacomo Lasorella. Perché se il telemarketing è diventato più sofisticato, anche la difesa degli utenti deve esserlo. In un’epoca in cui una voce al telefono può celare una truffa, serve che la trasparenza torni ad avere un numero riconoscibile.
A.C.
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