SumUp offre ora la possibilità di donare cashless con una rete di pos solidali diffusi in 225 negozi Thun. Lo scopo è quello di ampliare le opportunità di pagamento digitale anche alle charity e al terzo settore e al tempo stesso sposare i valori di inclusione. Umberto Zola, country growth lead Italia di SumUp, ha spiegato: “Abbiamo già diverse esperienze nel settore grazie ad accordi con la Croce Rossa e con il Comune di Venezia. Guardiamo con interesse al mondo delle charity e delle non profit”.
Lene Thun Onlus, che ha elaborato l’iniziativa insieme a SumUp, ha 51 laboratori permanenti di ceramico-terapia all’interno di 30 strutture ospedaliere. In 225 negozi Thun è possibile donare, tramite un pos SumUp, il proprio contributo per finanziare i laboratori. Il progetto, che prevede laboratori settimanali principalmente nei reparti di pediatria, oncologia, day Hospital e neuropsichiatria, coinvolge oltre 600 volontari su tutto il territorio e raggiunge oltre 9mila bambini. Ogni laboratorio ha un costo annuale di 35mila euro e viene proposto negli ospedali in forma totalmente gratuita, in alcuni casi anche in maniera digitale, superando così le barriere imposte dalla pandemia.
Sarà possibile tracciare le operazioni, grazie ad uno scontrino dedicato che sarà fornito al donatore, che potrà seguire sul sito della fondazione l’andamento della raccolta fondi per ogni singolo laboratorio. È possibile donare sia con carta, che con smartphone e smartwatch grazie alla modalità contactless. La ricevuta viene inviata direttamente via sms o via email a conferma del pagamento e può, quindi, essere archiviata per la dichiarazione dei redditi o per usufruire delle agevolazioni fiscali previste per le donazioni. Inoltre, il contributo del donatore viene rafforzato da SumUp, che ha avviato in Italia un programma che azzera le fees ai commercianti che ricevono pagamenti a mezzo Pos. La donazione può essere fatta a prescindere che si acquisti un prodotto o meno.
Zola ha aggiunto: “Vogliamo ampliare le possibilità di pagamento in qualsiasi ambito economico e sociale e questo strumento rapido e sicuro può essere importante per il terzo settore dove i margini di crescita sono ancora grandi. Con i nostri Pos portiamo all’interno del contesto non profit del retail nuove opportunità di raccolta, estendendo la nostra mission di trasparenza nei confronti dei merchant e degli utenti finali anche al mondo delle donazioni. Abbiamo già diverse esperienze nel settore. Abbiamo distribuito 200 lettori alla Croce Rossa che consegna a domicilio la spesa e bene di necessità a persone in isolamento a causa del Covid. Inoltre abbiamo concluso una partnership con il Comune di Venezia per le donazioni a favore del patrimonio artistico culturale, penalizzato per il crollo del turismo. Guardiamo con interesse al mondo delle charity e delle non profit”.
Grazie a questo metodo si possono valorizzare le microdonazioni, che sono fondamentali per la Fondazione: ogni centesimo ha un valore prezioso. Manuela Metra, ceramista e arte-terapeuta volontaria della Fondazione Lene Thun: “L’iniziativa dei Pos solidali è importante perché consente di semplificare e rendere trasparente la donazione stessa: le persone sono più invogliate a fare donazioni in maniera continuativa e ripetuta. Questo fa sì che il laboratorio venga sostenuto in maniera permanente nel tempo e permette a noi di essere presenti, appuntamento dopo appuntamento, per mantenere la nostra promessa di regalare un sorriso ai bambini in ospedale”.