Il social network fondato da Jack Dorsey avrebbe smesso di pagare i due servizi importantissimi per il suo funzionamento e ora rischia di perdere l’accesso ad entrambi. Nessuna delle azioni tentate da Google e Amazon sembrerebbe avere avuto successo e il social network rischia di subire pesanti contraccolpi in termini di stabilità e funzionamento delle sue feature.
Un abbandono di Google Cloud porterebbe Twitter a mettere da parte alcuni servizi connaturati nella struttura del social, che si occupano di combattere profili e messaggi spam, di ridurre gli abusi online sui bambini, i casi di bullismo e, in generale, di proteggere gli utenti da messaggi violenti e indesiderati. Amazon Web Services, invece, si occupa dell’impalcatura pubblicitaria di Twitter: il colosso di Seattle avrebbe già minacciato di tenersi tutti i ricavi delle campagne di advertisement sulla piattaforma per recuperare il danno economico subito negli ultimi mesi.
Dopo il mancato pagamento dell’affitto degli uffici di San Francisco, Twitter rischia di essere insolvente anche nei confronti di Google, con cui nel 2018 ha stipulato un contratto da un miliardo di dollari per ospitare parte dei suoi servizi sul Cloud di Mountain View. L’azienda di Elon Musk non vuole pagare prima del 30 giugno, data di rinnovo del contratto.
Per non pagare bisogna che Twitter non si affidi più a Google Cloud, e proprio con questa intenzione è in corso un quasi disperato tentativo di spostare i servizi prima della fine del mese. Tuttavia, i media d’oltreoceano riportano che i tempi sono stretti e il rischio è che alcuni strumenti utilizzati dal social finiscano per andare offline, mettendo in pericolo la sicurezza del servizio, specie per ciò che concerne la moderazione dei contenuti e la gestione dello spam e del materiale pedopornografico (CSAM).
(F.S)