L’eliminazione del profilo Facebook può essere decisa sia dall’utente, che volontariamente decide di rimuovere il proprio account con una cancellazione permanente senza possibilità di recupero del profilo, sia dalla società che gestisce il servizio.
L’eliminazione dell’account da parte di Facebook rientra tra le “misure idonee” che la società si riserva di adottare in caso di uso improprio della piattaforma o di segnalazione di contenuti illeciti: è la misura estrema, una disabilitazione permanente e irreversibile che comporta la perdita totale e definitiva del profilo, senza più possibilità di recuperarlo.
Prima di arrivare a questa azione drastica di solito Facebook adotta la disabilitazione temporanea dell’account. Durante la sospensione il profilo non sarà visibile, ma i contenuti salvati fino al momento del blocco non verranno eliminati e al termine di quella che Facebook chiama una “pausa” sarà possibile riaccedervi come prima, recuperando le funzionalità inibite.
Nelle condizioni di utilizzo, che l’utente accetta al momento dell’iscrizione, c’è un’ampia serie di divieti e Facebook avverte che “l’utente che abbia violato chiaramente, seriamente e reiteratamente le proprie condizioni o normative, fra cui in particolare gli standard della community”, rischia di vedersi sospendere o disabilitare l’account.
Le avvertenze contenute nei termini d’uso del servizio precisano che la disabilitazione definitiva viene adottata quando l’utente commette “violazioni gravi” oppure “viola in modo ripetuto i diritti di proprietà intellettuale di altri utenti” e viene disposta anche quando “Facebook sia obbligato a farlo per motivi legali”.
I casi più frequenti che comportano la rimozione dell’account riguardano contenuti di violenza o istigazione all’odio, il terrorismo o le attività criminali, il tentativo di commercializzare prodotti illegali, come armi e droghe, la perpetrazione di frodi o truffe, l’istigazione al suicidio o all’autolesionismo, la pedopornografia, lo sfruttamento sessuale di adulti, il bullismo, la violazione della privacy o dei diritti d’autore sulle immagini, il furto di dati altrui, la pubblicazione di contenuti crudeli o raccapriccianti, lo spam, le fake news e i falsi profili.
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