Twitter ha annunciato di aver apportato una serie di modifiche alle policy relative al linguaggio e ai contenuti violenti. La società dichiara: “Abbiamo una politica di tolleranza zero nei confronti dei discorsi violenti al fine di garantire la sicurezza dei nostri utenti e impedire la normalizzazione delle azioni violente”.
Tra gli aggiornamenti Twitter ha introdotto i divieti di: minacciare di infliggere danno fisico non solo a un individuo o a gruppi di persone- come da regole precedenti- ma anche a case e rifugi civili o infrastrutture essenziali per le attività quotidiane, civiche o commerciali; augurare e sperare il male a nessuno e incitare, promuovere o incoraggiare altri a commettere atti di violenza; celebrare la violenza che provoca un danno (anche per gli animali). A chi viola le norme sarà sospeso l’account immediatamente e permanentemente.
Si prende atto del fatto che le conversazioni riguardanti individui credibilmente accusati di violenza grave possono suscitare indignazione e discorsi violenti associati a tali episodi. Se ciò dovesse verificarsi, sono previste misure punitive di minore tra le quali il blocco temporaneo dell’account.
Non sono, invece, considerati discorsi violenti quelli iperbolici e consensuali tra amici o durante discussioni su videogiochi ed eventi sportivi; sono permesse figure retoriche e di satira.
La mossa è in controtendenza rispetto alla volontà di rendere il social network un luogo per la libertà di espressione voluta dall’attuale proprietario di Twitter, Elon Musk. Numerosi opinionisti vedono in questa decisione un tentativo di riabilitarsi dopo la riammissione di profili, come quello di Trump, che erano stati censurati online per comportamenti non idonei alle policy del gruppo.
L’ ingresso di Elon Musk nella proprietà di Twitter ha portato, lo scorso ottobre, una contrazione della forza lavoro da 7.500 a meno di 2.000 dipendenti. Nonostante il sistema di monitoraggio del social sia informatizzato e basato su controlli automatici, il personale rimane comunque necessario. Per questo motivo ci sono dubbi diffusi su come il team rimasto potrà far fronte alle nuove norme.
(C.D.G.)