Il 17 dicembre 2024, Captcha, un robot umanoide, ha condotto una lezione, coinvolgendo gli studenti in un dibattito. Durante l’attività, il robot ha posto domande per stimolare la riflessione e assicurarsi che i concetti fossero compresi. Al termine della lezione, Captcha ha tenuto una conferenza stampa per i giornalisti rispondendo alle loro domande.
La particolarità di Captcha è stata la sua imparzialità: nel dibattito ha valutato le posizioni “pro” e “contro” esclusivamente sulla base della coerenza logica e della struttura dei ragionamenti. Non si trattava della sua prima apparizione: il robot aveva già partecipato a conferenze universitarie nel Massachussetts e ha viaggiato sui mezzi pubblici.
Captcha è stato sviluppato da Hidoba Research, una società specializzata nella robotica avanzata ed è stato progettato per essere altamente interattivo, multilingue e personalizzabile.
Captcha è definito un “robot sociale”. Parla fluentemente cinque lingue ed è in grado di seguire i discorsi umani grazie a un sistema di tracciamento dello sguardo e di riconoscimento facciale.
Inoltre, il suo profilo di default, quello di un “ragazzo adolescente”, gli consente di instaurare un rapporto empatico e di divertimento con gli studenti. Questa sua capacità di adattarsi al contesto sociale rappresenta un grande passo in avanti nel campo della robotica educativa.
Captcha non è solo un progetto accademico, ma è anche un esperimento sociale volto a comprendere le relazioni tra macchine ed esseri umani. I suoi sviluppatori hanno dichiarato che lo scopo era di sviluppare un robot capace di assistere l’uomo in diversi ambiti.
L’utilizzo di un robot umanoide solleva delle importanti domande etiche e educative. Da un lato, la macchina può sopperire alla carenza di insegnanti e rinnovare la didattica; dall’altro, emergono preoccupazioni legate alla possibile deumanizzazione dell’ambiente scolastico.
Preoccupa anche l’aspetto della responsabilità etico-educativa: di chi sarebbe?
Captcha è perfettamente in grado di spiegare, ripetere concetti e confrontarsi su temi complessi. Tuttavia, l’educazione non si limita alla semplice trasmissione di informazioni: è un processo che si basa sul rapporto umano e sulla capacità di adattare l’approccio educativo alle esigenze specifiche di ogni studente. Per ora, Captcha può essere considerato un valore aggiunto, ma non un vero sostituto dell’insegnante umano.
Spetta ora alla società decidere come integrarlo nel miglior modo possibile, sviluppando il potenziale e affrontando con responsabilità le sfide che l’intelligenza artificiale porta con sé.
F.M.
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