L’archivio, posto sotto la supervisione del Procuratore della Repubblica, conserva i verbali, gli atti e le registrazioni delle intercettazioni ordinate dalle Procure locali.
Tuttavia, il Garante della Privacy ha richiesto al Ministero di chiarire nel testo il ruolo delle Procure della Repubblica come titolari del trattamento dei dati, al fine di eliminare possibili ambiguità interpretative e agevolare l’esercizio dei diritti da parte degli interessati.
Con quest’ultimo atto ministeriale si conclude il processo che ha visto l’istituzione delle infrastrutture digitali centralizzate per le intercettazioni e la definizione dei requisiti tecnici per la gestione dei dati in tali sistemi. Il Garante ha espresso un parere favorevole su questi schemi nei mesi di settembre e dicembre 2023.
Il testo dello schema di decreto sottoposto all’attenzione del Garante non presenta criticità dal punto di vista della protezione dei dati. Esso accoglie infatti le indicazioni fornite dall’Autorità durante l’istruttoria e prevede ulteriori misure tecniche e organizzative per il funzionamento del sistema, come richiesto dal Garante nel parere del dicembre scorso.
In particolare, vengono delineate con chiarezza le funzioni del Procuratore della Repubblica, che include la direzione, l’organizzazione e la supervisione delle attività di intercettazione e dei relativi dati. Inoltre, vengono specificate dettagliatamente le misure tecniche e organizzative necessarie per garantire livelli di sicurezza adeguati al trattamento dei dati nell’archivio digitale.
M.T.