La recente modifica amplia le politiche precedentemente annunciate: nel novembre 2023, YouTube aveva delineato un approccio responsabile all’utilizzo dell’AI, impegnandosi a rimuovere i contenuti generati che violavano le sue linee guida. Con questo nuovo aggiornamento, l’impegno si estende ulteriormente, consentendo agli utenti di difendersi specificamente contro l’uso improprio dell’AI per la creazione di contenuti falsi che li rappresentano senza consenso.
Invece di chiedere la rimozione del contenuto perchè fuorviante, come nel caso dei deepfake, YouTube ora permette alle persone interessate di richiedere direttamente la rimozione del contenuto per violazione della privacy. Tuttavia, presentare una richiesta di rimozione non garantisce automaticamente che il contenuto venga eliminato. YouTube valuterà ogni caso individualmente, prendendo in considerazione diversi fattori. Ad esempio, verificherà se il contenuto è stato chiaramente identificato come creato tramite AI generativa se riguarda specificamente una persona.
Sarà inoltre considerato se il contenuto è una parodia o una satira, se ha valore o interesse per il pubblico, se riguarda personaggi pubblici o figure note, e se contiene comportamenti problematici o sensibili. Pertanto, le richieste di rimozione saranno valutate caso per caso per determinare se il contenuto AI violi effettivamente le politiche e i diritti della persona.
L’autore del contenuto avrà 48 ore per rispondere al reclamo. Se il contenuto viene rimosso entro questo periodo, il reclamo sarà chiuso. In caso contrario, YouTube avvierà una revisione del reclamo. La rimozione comporta la cancellazione completa del video dal sito e, se del caso, la rimozione del nome e delle informazioni personali dell’individuo dal titolo, dalla descrizione e dai tag del video. Gli utenti possono anche sfocare i volti delle persone nei loro video, ma non è permesso rendere semplicemente il video privato per soddisfare la richiesta di rimozione.
Nonostante YouTube non sia contraria all’impiego dell’Intelligenza Artificiale in sé, avendo già sperimentato internamente tecnologie come l’AI generativa, tuttavia l’azienda ha precisato che contrassegnare i contenuti come “creati con AI” non dà l’immunità. Questi contenuti dovranno comunque rispettare le linee guida della community di YouTube e le stesse policy applicate ai contenuti tradizionali.
Pertanto, nel caso di reclami sulla privacy, YouTube non prevede una penalizzazione automatica per il creatore originale del contenuto, ma potrebbe adottare misure nei confronti degli account che infrangono ripetutamente tali norme.
LG