Il focus della società finora è stato analizzare i dati presenti nei sistemi informativi delle aziende e correrarli con migliaia di variabili esterne per capire i rapporti causa-effetto che possono generare un impatto sui processi aziendali. Ma la crisi energetica innescata dal conflitto tra Russia e Ucraina ha introdotto una nuova variabile di rischio: l’aumento del costo di energia elettrica e gas.
Vedrai ha così messo a disposizione Becky, un assistente virtuale basato su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning. Secondo la descrizione dell’azienda, Becky rielabora i dati relativi alle materie prime, fra cui i dati storici sulla disponibilità e sull’andamento dei prezzi con riferimento agli ultimi 10-15 anni.
“Incrociando i diversi dati, Becky è in grado di fornire delle previsioni sulla disponibilità e l’andamento dei prezzi delle materie prime”, spiega a Italian Tech Giacomo Santoli, manager di Vedrai. L’azienda ha raccolto finora circa 45 milioni di euro in finanziamenti.
Becky monitora i prezzi di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas e riesce a fornire alle aziende previsioni che la aiutano a intercettare gli spostamenti di mercato, prevedere l’andamento dei prezzi di luce e gas e in questo modo ridurre i costi e aumentare i margini per poter proporre offerte più competitive ai propri clienti”, continua Santoli.
La previsione, spiega, al momento si può spingere “fino a 12 settimane” ma “grazie al continuo miglioramento dell’algoritmo che apprende constantemente dai dati che elabora, può arrivare anche a sei mesi e oltre”.
Per ora la società ha un accordo con Power Energy, cooperativa di utenza che fornisce energia.